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Referendum, il Comune invita a votare “Si”. Esposto all’Agcom

COSTERMANO – Un sindaco ha inviato ai suoi concittadini una lettera invitando a votare “si” al referendum costituzionale. Scoppia la polemica.

La questione è resa nota da Sinistra Italiana, che ci manda questo comunicato.

“Il sindaco di Costermano, in provincia di Verona, sul lago di Garda,  Stefano Passerini ha inviato nei giorni scorsi una lettera protocollata su carta intestata del Comune, indirizzata a tutte le elettrici e gli elettori del Comune, in cui esprime valutazioni di parte sul referendum costituzionale, invitando a votare Si e ha annunciato nella missiva l’organizzazione di quattro iniziative pubbliche a cura del Comune per propagandare le proprie ragioni”.

E’ la denuncia di Giovanni Paglia che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno e presentera’ un esposto all’Agcom.

“L’iniziativa del sindaco – prosegue il parlamentare della sinistra – e’ in palese violazione della legge, a partire dalla legge sulla par condicio, infatti ai sensi dell’articolo 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28 (“Disposizioni per la parità d’accesso ai mezzi d’informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”), a far data dalla convocazione dei comizi e fino alla chiusura delle operazioni di voto ” è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

Le norme di legge in questione mirano  ad evitare che la comunicazione istituzionale delle amministrazioni venga piegata ad obiettivi elettorali e o di parte.

E’ necessario – sollecita Paglia – un intervento immediato del prefetto di Verona, per impedire che prosegua l’utilizzo illegale dell’amministrazione comunale da parte del sindaco. E ci auguriamo – conclude Paglia –  che anche l’Agcom intervenga immediatamente per procedere alle sanzioni del caso nei confronti di un sindaco che evidentemente non intende rispettare le leggi della Repubblica».

Copia della lettera del sindaco su carta intestata del comune e il logo del Consorzio Garda Veneto
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GardaPost