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I nomi dei nostri luoghi e i paesaggi agrari

SALÒ – Per il ciclo “Storia di Salò e dintorni”, sabato 13 alle 17.30 in Sala dei Provveditori interventi di Antonio Foglio sulla toponomastica e di Gian Pietro Brogiolo sui paesaggi agrari.

Prosegue, con gli interventi di Antonio Foglio e Gian Pietro Brogiolo,  il percorso di ricerca sull’«Ambiente e il Paesaggio», in seno al progetto «Storia di Salò e dintorni» promosso dall’Ateneo con la collaborazione e il patrocinio della Città di Salò.

Dopo un breve inquadramento della toponomastica quale ramo dell’onomastica e di come essa riveli una grande messe di informazioni storiche, linguistiche, economiche, sulle variazioni intervenute nel territorio e nel paesaggio agrario in particolare, Antonio Foglio passerà a una indagine diacronica dell’origine e del significato dei nomi di luogo, con esempi tratti dalla toponomastica gardesana e salodiana in particolare. Muovendo dai toponimi con alla base radici delle lingue indeuropee, tratterà di quelli d’origine celtica (es. Benàco, Limone), successivamente quelli d’origine latina (es. i prediali, una trentina dei quali a Salò) e di quelli germanici (Garda, Gazzo, Gazzolo). Largo spazio dedicherà, quindi, alla classificazione semantica, mettendo in evidenza le stretto legame tra il territorio e le genti che lo abitarono, nonché le trasformazioni che queste vi operarono. Passerà quindi in rassegna i toponimi salodiani conosciuti, suddividendoli per classi (oronimi, idronimi, fitonimi ecc.) e concluderà con esempi di cambi di nome di luogo poco graditi agli abitanti (es. Hano/Capovalle, Goglione/Prevalle, Caccavero/Campoverde)

Gian Pietro Brogiolo illustrerà come i catasti storici della prima metà dell’ ‘800, localizzando su una mappa le proprietà e descrivendole sistematicamente nei registri, abbiano fotografato l’ultima fase di un ecosistema che si può tentare di indagare, per tempi più lontani, con gli strumenti dell’archeologia, delle fonti scritte e della toponomastica. Fonti da trattare con cautela, se considerate isolatamente, ma che si rafforzano se confrontate tra loro e che conducono a una ricostruzione, nel lungo periodo, delle modalità di conquista e di sfruttamento di un territorio rurale.

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GardaPost