Territorio

Il Palladio Gardesano a Giordano Bruno Guerri

GARDONE RIVIERA – Il Palladio Gardesano, riconoscimento della Confraternita del Groppello, assegnato al presidente del Vittoriale. Piergentili: «Un senese stregato dal Garda».

Il conferimento del premio a Giordano Bruno Guerri – storico, scrittore, giornalista, presidente del Vittoriale degli Italiani e direttore del MuSa, il museo civico di Salò – è stato annunciato ieri, giovedì 7, da Massimo Piergentili, presidente della Confraternita del Groppello, che ormai da quattro anni attribuisce il premio a chi si distingue nella promozione del territorio gardesano.

Dopo l’industriale Attilio Camozzi, l’enologo Mattia Vezzola e il regista Franco Piavoli, il riconoscimento va dunque a Guerri, «senese – dice Piergentili – stregato dalla bellezza del Garda».

Il premio, una scultura di Fabio Lombardi, sarà consegnato a Guerri venerdì 22 settembre al Grand Hotel Gardone, in occasione della tradizionale Festa della vendemmia.

Il presidente dela Confraternita del Groppello, Massimo Piergentili, e, a destra, l’autore della scultura Fabio Lombardi.

Palladio gardesano: l’origine del nome

Il 30 aprile 2014 l’avv. Marcello Berlucchi – in seguito alla decisione delle tre confraternite di istituire un premio comune da assegnare a persone o enti che si siano distinti nella promozione del territorio gardesano e delle sue eccellenze enogastronomiche – scrisse una mail al dott. Attilio Mazza, giornalista, storico, studioso di d’Annunzio: «Sarebbe molto bello poter utilizzare un termine di origine dannunziana… tutti hanno detto che la persona adatta a questo suggerimento sei soltanto tu».

La risposta di Attilio Mazza: «Ho pensato alla richiesta di un nome per il premio e per il trofeo. D’Annunzio scrisse un articolo (l’unico in verità) a tema gardesano intitolato “Il palladio del Garda” per ringraziare il sindaco di Maderno Giovanni Battista Bianchi che gli aveva offerto in dono il Serraglio. Mi sembrerebbe bello riprendere quel titolo: “palladio” significa anche difensore, “cioè che rappresenta una difesa, una protezione e simili” (dizionario Zanichelli), oltre che “di Pallade”, divinità venerata a Troia e che aveva il potere di rendere inespugnabile la città. Ecco una prima idea. Se non funziona penserò ad altro».

Ovviamente funzionò. Ecco come nacque il nome del premio «Palladio gardesano».

Share
Published by
GardaPost