Salò, daspo urbano contro vandalismi e microcriminalità

Il provvedimento coglie, in buona sostanza, un’opportunità offerta dal cosiddetto «decreto Minniti» in materia di sicurezza delle città.

Si tratta della possibilità di utilizzare lo strumento che già si applica nelle manifestazioni sportive in caso di episodi di violenza, il daspo, anche di fronte a reiterati elementi di violazione delle regole sul controllo del territorio, consentendo alle autorità di proporre il divieto di frequentare certi luoghi in cui, appunto, sono state violate le regole.

Il Comune ha individuato una serie di zone sensibili in cui sarà possibile applicare il daspo: la passeggiata a lago, tutte le spiagge, piazza Serenissima, l’area museale di via Brunati e il parcheggio adiacente, i parchi pubblici, le zone di accesso ai plessi scolastici, il sottopasso e il piano interrato del parcheggio in piazza Martiri, la pista ciclabile, la Scala Santa e ovviamente la stazione dei pullman, uno dei luoghi più frequentati da ragazzotti sforniti di senso civico.

La zona della stazione di Salò, una delle aree in cui si sono recentemente verificati episodi di bullismo e microcriminalità.

 

In caso di situazioni di disturbo o problemi di vandalismo, bullismo e microcriminalità registrati in questi luoghi le Forze dell’ordine potranno, in caso di recidiva, chiedere al Questore l’emanazione di un provvedimento di allontanamento che va da sei mesi a due anni.

Certo, il daspo non potrà risolvere i problemi che affliggono Salò, ma sarà un’arma in più a disposizione di Polizia Locale e Carabinieri.

Nel corso del Consiglio comunale il sindaco Cipani ha ricordato che la situazione, soprattutto in stazione, «è notevolmente migliorata da quando, grazie ad un’apposita convenzione, la zona è presidiata dai volontari dell’Associazione Nazionale carabinieri».

Sul fronte sicurezza Cipani ricorda anche il progetto «Smart city», che oltre a sostituire i 3.496 punti luce dell’illuminazione pubblica prevede la posa di 111 telecamere. Bisognerà però attendere ancora un anno e mezzo.

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GardaPost