San Felice: revocata l’ordinanza, acqua di nuovo potabile

Il divieto di bere l’acqua dell’acquedotto è stato revocato alla luce della nota dell’Ats di Brescia di oggi, 12 luglio, pervenuta al protocollo del Comune alle 16, che recita: “Con riferimento alla problematica in oggetto si comunica che i controlli effettuati in data 6, 9 e 11 luglio non hanno rilevato Genoma Virale Norovirus GII, pertanto lo scrivente rappresenta che non sussiste il divieto di utilizzo, da parte della popolazione, dell’acqua dell’acquedotto ad uso idropotabile ed alimentare e quindi è possibile revocare l’ordinanza che ne proibisce l’utilizzo”.

Puoi scaricare qui l’ordinanza di revoca.

Ricordiamo che il divieto di bere acqua dell’acquedotto di San Felice era stato introdotto lo scorso 28 giugno, dopo che Ats reso noto che i referti dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia avevano rilevato su campioni di acqua prelevata il 18 giugno (dieci giorni prima) la presenza di Norovirus GII nei punti rete di via Santabona, via Italia e acqua del serbatoio della località Zublino.

Il Norovirus è considerato tra i principali responsabili di gastroenterite virale con patologie caratterizzate da nausea, vomito, dissenteria e dolori addominali.

San Felice era così ripiombata così nell’incubo già vissuto nel giugno 2009, quando un’epidemia di gastroenterite mandò all’ospedale decine di persone, residenti e turisti. Allora furono almeno 3mila le persone coinvolte.

Anche nel 2009 venne trovato il Norovirus nell’acqua dell’acquedotto comunale del paese della Valtenesi. Ma nel 2009 non era solo: allora venne riscontrata anche la presenza di Clostridium perfringens, batterio in grado di produrre tossine che causano tossinfenzione alimentare (con crampi addominali, diarrea, vomito e febbre).

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GardaPost