Ciclopista superstar, più di 200mila passaggi

Il conta-persone posizionato all’imbocco sud della galleria Naiadi non si fa sfuggire un passaggio. Ne ha contati più di 200mila (i dati sono consultabili in tempo reale a questo link). Il duecentomillesimo passaggio è stato registrato oggi, giovedì 28 febbraio, a mezzogiorno.

Se escludiamo Gardaland e i parchi tematici veronesi, si tratta forse della maggiore attrazione gardesana. Il bilancio del primo anno di apertura si farà a metà luglio, ma di certo per quella data la ciclabile a sbalzo conterà più passaggi di quelli registrati ogni anno al Castello Scaligero di Sirmione (315mila visitatori), o alle Grotte di Catullo (280mila) o ancora al Vittoriale di Gardone Riviera (265mila).

Il contapersone segna 200mila passaggi sulla ciclabile limonese.

Per l’economia limonese è una manna. Tanta gente sulla pista si traduce in pernottamenti negli hotel, tavolate nei ristoranti, consumazioni nei bar, acquisti nei negozi, economia e turismo, anche nei periodi di bassissima stagione come questo. «Solo domenica scorsa abbiamo registrato 2.500 passaggi», dice il sindaco Franceschino Risatti, che ha fortemente voluto quest’opera e che ora si augura che l’esempio limonese possa imprimere un’accelerata al progetto dell’anello ciclabile del Garda.

Realizzata nel giro di due anni, tra settembre 2016 e giugno 2018, grazie a un contributo dei Fondi per i Comuni di confine di 7 milioni di euro, la ciclabile di Limone ha insomma fatto centro.

Il sindaco Risatti sulla ciclabile a sbalzo.

 

«Quando l’abbiamo aperta – continua Risatti – sapevamo che sarebbe stata un successo, ma mai avremmo immaginato tanto afflusso. A Limone la stagione quest’anno non è mai finita. I b&b rimasti aperti d’inverno hanno lavorato tantissimo, i ristoranti pure. Tanta affluenza ci ha addirittura colto di sorpresa. Quest’anno non ci faremo trovare impreparati».

Risatti è convinto che il prossimo inverno «a Limone ci saranno più alberghi e ristoranti aperti». In un’ottica comprensoriale, però, il tratto limonese della ciclovia, pur bellissimo, non basta. C’è un intero lago da pedalare e tante persone che lo vogliono scoprire in sella a una bici.

Selfie mania sulla pista a sbalzo.

 

Secondo dati del Ministero del turismo i turisti che optano per vacanze a piedi e in bicicletta è aumentato del 20% nell’ultimo quinquennio. Urge, insomma, completare la ciclovia del Garda, anello di 140 km che è, potenzialmente, una grande attrazione internazionale.

Sul versante bresciano l’attenzione è posta sul percorso Limone-Campione. La progettazione di fattibilità è iniziata a cura della Provincia. Per tratto, tecnicamente il più complesso, sono già stanziati una dozzina di milioni, di cui 10 del Fondo per i comuni di confine. Ma i tempi non saranno brevissimi. Il presidente della Comunità Montana Davide Pace si augura che il tratto Limone-Campione possa essere cantierato entro un quinquennio. Poi toccherà al tratto Campione-Gargnano, che richiederà altri 17-18 milioni.

La pista di Limone termina al confine con il Trentino.

 

In Trentino si lavora al collegamento Riva-Limone. È in fase di appalto, con previsione di inizio lavori nell’autunno 2019, il primo lotto, dalla cittadina trentina alla Galleria di Orione. È un intervento da 6,6 milioni. Poi ne serviranno altri 18 per arrivare, con altri lotti, fino al confine con Limone per agganciarsi, entro il 2022, alla pista al balzo. Allora Limone, e il Garda Bresciano, saranno di fatto collegati alla rete ciclabile trentina ed europea.

C’è molto da fare anche sul Garda veronese. I Comuni stanno predisponendo i progetti da sottoporre al ministero delle infrastrutture. Il programma dell’anello ciclabile avanza dunque, anche se non così rapidamente come vorrebbero gli operatori economici e gli appassionati del pedale.

Il tratto a sbalzo sul lago inaugurato a Limone nell’estate 2018.

 

 

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GardaPost