Comprava online, ma gli assegni erano tarocchi

Il Commissariato di Desenzano del Garda ha indagato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Brescia, in ordine ai reati di cui agli articoli 640 comma 1 (truffa) e 494 (sostituzione di persona) del Codice Penale, G.M. residente in provincia di Lodi.

Il provvedimento è il risultato di attività investigativa svolta tra gennaio e febbraio scorsi, che portava ad accertare l’attuazione da parte dell’indagato di una serie di truffe ai danni di una nota società di spedizioni.

La modalità utilizzata – spiegano al Commissariato – era articolata e nel contempo efficace. L’uomo riusciva a trarre in inganno con abili artifici e raggiri diverse succursali della società in questione, acquisendo illecitamente apparecchiature informatiche ed elettroniche per un valore compreso tra i 25 e i 30mila euro.

Il truffatore, utilizzando false generalità e comunicando dati inesistenti, dapprima effettuava, sulla piattaforma on-line dell’azienda, un ordine per l’acquisto di materiale elettronico che veniva consegnato dalla filiale competente per territorio attraverso un driver.

Quest’ultimo recapitava la merce ordinata ricevendo un assegno poi risultato interamente contraffatto. Le filiali vittime del raggiro avevano sede in diverse provincie del nord Italia e precisamente: Brescia, Varese, Cremona, Padova, Novara, Alessandria, Mantova.

In tutti i casi – conclude il Commissariato – il criminale forniva generalità sempre diverse, utenze telefoniche intestate a persone inesistenti, documenti ed assegni contraffatti. L’indagato ha precedenti penali e di polizia per reati analoghi”.

 

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GardaPost