Il violino della pace, una copia dell’Ole Bull di Gasparo al MuSa di Salò

Non è l’originale, ma certo per gli appassionati sarà una grande emozione poterne ammirare una copia fedele nella sezione del MuSa dedicata alla liuteria.

Parliamo dell’Ole Bull, il violino più celebre e iconico tra quelli forgiati da Gasparo Bertolotti (1540-1609), il grande liutaio noto come Gasparo da Salò, considerato l’inventore del violino moderno.

Appartenne al celebre violinista norvegese Ole Bornemann Bull, da cui prende il nome, ed è lo strumento che più di ogni altro rappresenta la scuola rinascimentale bresciana di liuteria. È conservato a Bergen, in Norvegia, città natale del violinista che ne fu proprietario, ed è vincolato da regole testamentarie che ne impediscono gli spostamenti.

Ma potremo ammirarne tutta l’eleganza anche a Salò, nel museo civico cittadino, grazie all’esposizione di una copia fedele, peraltro già vista nei giorni scorsi, quando è stata suonata in occasione dei concerti dell’Estate Musicale del Garda in piazza Duomo.

Alessandro Quarta in duomo con la copia del violino Ole Bull (foto Dan Codazzi).

 

Il violino è stato realizzato dalla Scuola Internazionale di Liuteria «Stradivari» di Cremona, l’istituto liutario più prestigioso al mondo, utilizzando il legno degli abeti della Val di Fiemme, abbattuti dal ciclone del novembre 2018, che rimarranno così simbolicamente in vita grazie alla musica.

È dunque uno strumento che, simbolicamente, sancisce anche la pace tra Salò e Cremona, che da secoli si contendono la paternità del violino come lo conosciamo oggi, per i gardesani inventato da Gasparo, per i cremonesi forgiato da Andrea Amati.

È il frutto di un progetto promosso da Federforeste, Comune di Salò, Provincia di Trento, Comunità Montana Parco Alto Garda e l’istituto liutario cremonese. La copia dell’Ole Bull sarà presentata nei prossimi giorni e sarà esposta accanto al contrabbasso Biondo del 1590 originale di Gasparo, il pezzo più prezioso esposto stabilmente nella sezione del museo salodiano dedicata alla liuteria.

Le sezione del MuSa dedicata a Gasparo e alla liuteria bresciana.

 

Sezione che ospita anche la copia dello splendido busto di Gasparo realizzato in marmo da Angelo Zanelli (l’originale del 1906 è tuttora conservato in municipio), del quale d’Annunzio ebbe a dire: «Non si sa se stia aprendo il petto per trarne il violino o se stia aprendo il violino per mettervi il cuore».

La copia dell’Ole Bull contribuirà ora ad arricchire questa sezione museale che racconta la grande tradizione della scuola bresciana di liuteria.

La copia del celebre violino Ole Bull.

 

 

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GardaPost