La mano ribelle di Marco Galli

Sabato 7 dicembre giornata carica di eventi alla Fondazione Cominelli in occasione dell’inaugurazione della mostra “La Mano ribelle”, personale di Marco Galli a cura di Giulia Ravelli.

Dice l’artista Marco Galli: «Cerco sempre di cambiare stile. Secondo me, ogni storia ha bisogno del suo segno. Poi magari arrivi ad un punto della tua vita artistica in cui hai sintetizzato un segno ed è quello che ti rappresenta».

Aggiunge la curatrice della mostra Giulia Ravelli: «Il segno è riportare in modo grafico una percezione, come se fosse un’estensione della persona stessa che viene impressa sulla superficie. É una presa di coscienza del mondo che ci circonda e che viene poi interiorizzato e rielaborato, evolve seguendo gli eventi nella vita di chi lo crea».

 

 

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GardaPost