Lazise, il coronavirus fa saltare l’elezione del Capo Valar

Urne chiuse e chioschi enogastronomici nemmeno installati sul lungolago Marconi. A bocca asciutta anche gli anziani ospiti della casa di riposo di Corso Cangrande che attendevano la visita del papà del Gnocco, dei Macaroni e del Re del Goto con il Capo Valar.

Sono quindi state riconfermate “a tavolino” le cariche del Capo Valar, de Quel Re e del Cagnol dell’anno 2019.

«Si, abbiamo deciso con tristezza di congelare le cariche uscenti – conferma Gegia Olivetti, Capo Valar uscente – perchè l’ordinanza della Regione del Veneto non ci ha dato alcuno spazio operativo. Pazienza. L’importante è davvero tutelare la salute della comunità. Quindi tocca ancora a me guidare la Libera Contrà del Marciapiè , con Oliosi Carletto nella carica Qel da Re e Sghiba Campagnari con l’incarico di Cagnol. Arrivederci dunque al carnevale del 2021».

 

Il Carnevale del Marciapiè quest’anno avrebbe visto svolgersi la sua 41° edizione. Nacque infatti quasi per scherzo per iniziativa di alcuni “originari” nel novembre 1979, in Via Arco, già allora chiamata “Marciapiè”. Fu una nobile contessa che abitava in zona a farsi edificare un “marciapiè” per non infangarsi transitando dalla zona lungolago alla sua nobile dimora, allora ubicata proprio a ridosso di via Arco. E da questa storica leggenda continua la storia del Marciapiè.

Proprio alla memoria di questi “originari” è dedicato questo carnevale lacisiense che da anni gravita nell’orbita del Coordinamento Carnevali della Provincia: El Cesarin, primo Capo Valar, Nano Sucarin, Nini Stradin, Berto Rossetti, Aldo e Lino Sifa, l’Amedea, El Ponta e per finire El Carlassa, sono stati gli artefici di tutto questo che ancora oggi si tramanda con lo spirito dell’amicizia e della condivisione allegra.

Quest’anno il primo appuntamento con El Marciapiè era in programma martedì 25 febbraio alle 11,00 con l’apertura dei chioschi gastronomici in zona lungolago per proseguire con l’apertura delle urne per l’elezione del nuovo Capo Valar, de Quel da Re e del Cagnol.

Mercoledì 26 febbraio, prima di Quaresima, obbligo di cibi di magro, cin sarebbe stata la distribuzione di pesce fritto e minestrone.

Sergio Bazerla

 

 

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GardaPost