#tuttiacasa a leggere le storie del Garda e la sua vela

L’altro ieri vi abbiamo raccontato la leggenda del “Galeotto”, il vecchio “Sirius” di Austria-Ungheria (leggi qui), oggi tocca alla “Genova”, la barca da trasporto, un vero veliero, che vinse quella prima regata dei Bragozzi nel 192, gara che festeggiava l’inaugurazione della strada gardesana.

La “Genova” meriterebbe un libro tutto suo. Ci permettiamo solo le righe che seguono, prima di tornare alla Cento. Questi bragozzi rappresentano la storia dei barconi da trasporto. Le loro avventure sono narrate nell’opera curata da Giorgio Vedovelli e Pier Lorenzo Vantini: “Barche e vele del lago di Garda” (Cierre-Promoprint Edizioni 2009). Portavano cotone, carta, ma anche sabbia, pietre, olio, vino. Si diceva aspettassero il vento giusto, quasi sempre in poppa. In verità andavano anche in bolina. Me l’ha raccontato Sauro Feltrinelli, maestro d’ascia di Malcesine, che ho avuto il piacere di intervistare. I velieri andavano su è giù per il lago portando alla ferrovia di Desenzano o Peschiera il lavoro dei nostri nonni.

Un vecchio filmato dell’Istituto Luce racconta la “Gara dei Bragozzi” del 6 luglio 1929. Era la festa per l’inaugurazione della strada gardesana, la Gargnano-Riva.

 

Fu l’inizio della fine per quei velieri. In palio c’erano premi regalati da Gabriele D’Annunzio e portati sul campo di gara con il suo “Mas”. La regata si disputò per due anni consecutivi. La vittoria andò proprio alla “Genova” (targata Gargnano 13) che mise in mostra tutta l’abilità dello skipper Braghieri.

Nella seconda edizione tra i Cutter  si impose quel “Galeotto” (notizia tratta dal giornale “Brennero” dell’8 luglio 1930), poi acquistato, ricostruito, e oggi navigante grazie alla passione dei fratelli Magrograssi,  velisti gargnanesi dal passato importante.

La “Genova” diventò successivamente  “Marola”, alcova della love story tra Fabio Testi e Ursula Andress, da sempre la più apprezzata Bond Girl della filmografia ispirata ai romanzi di Ian Fleming e del suo “007”. Un pizzico di gossip che non sembra voler mancare alle storie d’acqua dolce, Centomiglia compresa. Ma torniamo alla “regata” che –  come stavamo scrivendo – celebra, finalmente, il suo esordio agonistico. E subito raccoglie successi importanti.

 

 

Share
Published by
GardaPost