Si può uscire dal Comune per fare la spesa?

Dopo l’ordinanza interministeriale del 22 marzo 2020 che fa divieto alle persone fisiche di spostarsi in comuni diversi da quello in cui si trovano (ne abbiamo scritto qui), in molti, soprattutto chi risiede in piccoli comuni in cui non ci sono supermercati, si sono chiesti se la spesa rientra tra le esigenze di assoluta urgenza per cui è consentito uscire dal proprio comune.

Le prefetture, cui si sono rivolti molti sindaci, hanno fatto presente che «i cittadini di comuni non serviti da esercizi commerciali o nei quali gli esercizi commerciali risultano insufficienti a soddisfare il bacino di utenza, possono fare la spesa nei comuni limitrofi».

Nella sezione delle domande frequenti circa i provvedimenti adottati, pubblicata nel sito della Presidenza del Consiglio (a questo link) si legge:

«È obbligatorio fare la spesa nel proprio comune di residenza o è possibile farla anche nel Comune limitrofo? No, ma si deve fare la spesa nel posto più vicino possibile a casa o, per chi non lavora a casa, al luogo di lavoro. Infatti, gli spostamenti devono essere limitati allo stretto necessario sia tra Comuni limitrofi che all’interno dello stesso Comune. In ogni caso, si deve sempre rispettare rigorosamente la distanza tra le persone negli spostamenti, così come all’entrata, all’uscita e all’interno dei punti vendita. Per questa ragione la spesa è fatta di regola nel proprio Comune, dal momento che questo dovrebbe garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile. Qualora ciò non sia possibile (ad esempio perché il Comune non ha punti vendita), o sia necessario acquistare con urgenza un bene non reperibile nel Comune di residenza o domicilio, o, ancora, il punto vendita più vicino a casa propria si trovi effettivamente nel Comune limitrofo, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati».

Ricordiamo, infine, che è stato disposto un nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, modificato sulla base delle nuove disposizioni introdotte dal dpcm 22 marzo 2020.

Scarica qui il nuovo modello di autocertificazione.

 

 

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GardaPost