Judy, in streaming il film con una Renée Zellweger da Oscar

Trama: Nel 1968, la star del cinema Judy Garland, con già quattro matrimoni falliti alle spalle, accetta un contratto per una serie di concerti a Londra al fine di pagare i numerosi debiti e comprare una casa, nella speranza di riottenere la custodia dei due figli più piccoli. A Londra la solitudine che da sempre la perseguita si acuisce ancora di più ed il rimpianto per l’adolescenza mai vissuta, di cui ha frequenti ricordi, la sprofondano nella depressione. Tra alti e bassi cadrà e si rialzerà più volte, senza mai abbandonare il palco che è stata tutta la sua vita.

Il film è visibile su:

 

 

 

Critica: La straordinaria prova recitativa e vocale di Renée Zellweger, che per questo ruolo ha ottenuto quest’anno un meritatissimo premio Oscar, ci restituisce in Judy la figura, prima di tutto umana, di una mitica star (ed in questo caso non si abusa del termine) del periodo d’oro di Hollywood, Judy Garland. La trama del film si concentra solo sugli ultimi mesi di vita della diva nel periodo dei concerti al “The Talk of the Town” di Londra, con alcuni flashback sulla sua adolescenza, e l’interpretazione della Zellweger impedisce di vedere in lei solo una vittima dello star system mostrando invece anche il suo lato indomito, il magnetismo sul palco, la dolcezza materna e la sua fragilità, l’ironia nelle battute e la disperazione per non aver mai vissuto una vita normale.

La Zellweger si cala completamente nella pelle, nei movimenti, nella voce della Garland (ha cantato personalmente tutte le canzoni del film, stupenda in particolare nella trascinante “Come Rain or Come Shine”) e la fa rivivere nell’espressione straziante, mescolando sempre sorriso e tristezza sulla sua bocca dalla piega per natura dolorosa.

La sceneggiatura sceglie di tratteggiare il passato di Judy in pochi ma efficaci flashback in cui la star adolescente, interpretata dalla brava Darci Shaw, è intrappolata dalle rigidissime regole del “Contratto” con lo Studio che le impediscono di mangiare, di riposare, perfino di avere una vera festa di compleanno per i suoi sedici anni, e che la renderanno dipendente dagli psicofarmaci per tutta la sua vita. Una gabbia dorata, come la strada in Technicolor del regno di Oz dove, in mezzo ad un profluvio di rose rosse, lo spietato produttore della MGM, Louis B. Mayer, ricatta la giovane attrice mettendola davanti al bivio della scelta tra una vita anonima e “normale”, che in verità lei non ha mai conosciuto, e la semi-schiavitù a cui la costringono i ritmi della produzione.

Ma Judy non potrà mai essere “normale” perché è nata per cantare e per stare su un palco o davanti alla macchia da presa, come lo è sempre stata la Zellweger, attrice dotata di quel carisma speciale che qui ci dona generosamente, esponendosi e rischiando in un confronto che poteva essere, ma non è stato, impari con il mito di un’epoca in cui si chiedeva alle attrici di essere veramente delle divinità.

Sullo schermo ci viene mostrato il rapporto di amore-odio di Judy con il palco e con lo spettacolo (ma è sempre il primo a prevalere) e la Zellweger pare che faccia vivere sotto i nostri occhi i suoi sentimenti personali, rendendo estremamente toccante l’interpretazione.

La sua camaleontica trasformazione è stata favorita anche dall’accurato lavoro del parrucchiere e del make-up designer Jeremy Woodhead, nonché della costumista Jany Temime, mentre la ricostruzione del periodo di Londra si è basata anche sulla testimonianza della vera Rosalyn Wilder, l’assistente personale, interpretata nel film da Jessie Bucley.

I personaggi della coppia di fan, Stan e Dan, sono invece di fantasia, sebbene molto verosimili, ed incarnano l’amore che provavano per lei i suoi ammiratori, un amore autentico che tuttavia non poteva bastare per alleviare la sua solitudine, come non è purtroppo mai bastato a tutte le grandi, tragiche figure che sono state spezzate come lei dallo spietato mondo dello spettacolo.

Ciò che colpisce in questo film è che, a differenza di molti biopic in cui si cerca solamente di stupire con la somiglianza fisica o con l’accuratezza delle ricostruzioni sceniche, finendo per creare figure unidimensionali, qui invece ogni personaggio appare autentico, non forzato, con un ricco passato alle spalle che fa intuire le ragioni che l’hanno portato fin lì, a dire e fare ciò che dice e fa, e tutti sono umilmente tesi, si direbbe proprio con autentico amore, a celebrare la figura di questa straordinaria e sfortunata diva che prega, alla fine del concerto, di non essere dimenticata.

No, anche grazie a questo film non la dimenticheremo, signora Garland.

(Camilla Lavazza)

Scheda del film – JUDY

Titolo originale: Judy.

Regia RUPERT GOOLD

Sceneggiatura TOM EDGE

Interpreti e personaggi

RENÉE ZELLWEGER Judy Garland

JESSIE BUCKLEY Rosalyn Wilder

FINN WITTROCK Mickey Deans

RUFUS SEWELL Sid Luft

MICHAEL GAMBON Bernard Delfont

RICHARD CORDERY Louis B. Mayer

ROYCE PIERRESON Burt Rhodes

DARCI SHAW Judy da giovane

ANDY NYMAN Dan

DANIEL CERQUEIRA Stan

BELLA RAMSEY Lorna Luft

LEWIN LLOYD Joey Luft

TOM DURANT-PRITCHARD Ken Frisch

JOHN DAGLIESH Lonnie Donegan ADRIAN LUKIS Dr.Hargreaves

GEMMA-LEAH DEVEREUX Liza Minnelli GUS BARRY Mickey Rooney

JODIE MCNEE Vivian

Fotografia OLE BRATT BIRKELAND Scenografie KAVE QUINN

Costumi JANY TEMIME Casting FIONA WEIRALICE SEARBY

Montaggio MELANIE ANN OLIVER Musiche GABRIEL YARED

Prodotto da DAVID LIVINGSTONE Produttori esecutivi AARON LEVENEHILARY WILLIAMSCHARLES DIAMONDELLIS GOODMANLAURENCE MYERSLEE DEANCAMERON MCCRACKENROSE GARNETTANDREA SCARSO Durata 118 min

 

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Camilla Lavazza