Padenghe conferma aliquota Imu e abbatte la Tari

Nessun aumento in vista per quanto riguarda l’Imu: se l’aliquota base di legge è adesso l’8,6 per mille, l’amministrazione comunale ha scelto di mantenerla al 7,6 per mille. Così facendo ha rinunciato alla quota di competenza per gli immobili produttivi di categoria D, dato che il 7,6‰ va versato interamente allo Stato.

Inoltre, è stata azzerata completamente l’Imu per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per gli immobili merce. Sono state poi confermate alcune situazioni di tutela, come l’equiparazione ad abitazione principale delle case di anziani o disabili che hanno preso la residenza presso un istituto, e l’aliquota del 4 ‰ per le abitazioni date in uso gratuito ai parenti in linea retta di 1° grado.

L’applicazione delle aliquote Imu 2020 garantirà comunque al Comune un gettito, al netto delle trattenute dello Stato, stimato in 2.110.000 euro, sufficiente per raggiungere l’equilibrio di bilancio e garantire l’erogazione dei propri servizi.

Relazionerà sull’argomento l’assessore al BIlancio Roberta Gandelli, che così commenta le novità in discussione in materia di IMU: «A Padenghe l’Imu è stabile da diversi anni, e anche per il 2020, nonostante la possibilità offerta a livello nazionale, non un euro in più è stato chiesto ai contribuenti. Scelte che si traducono in benefici per centinaia di famiglie e attività».

L’aliquota ordinaria e quella per i negozi sono entrambe del 7,6 per mille. A titolo di confronto, in altri Comuni della Valtenesi toccano il massimo previsto per legge, vale a dire il 10,6 per mille. Alle abitazioni di pregio delle categorie A1, A8 e A9 è applicato il 4 per mille, rispetto al 5 o al 6 per mille dei Comuni vicini.

Per quanto riguarda invece la Tari, il piano finanziario 2020 del servizio di igiene urbana ridefinisce le tariffe con il nuovo metodo di calcolo stabilito dall’autorità “Arera”.

A Padenghe sono state introdotte importanti agevolazioni che vanno a beneficio delle utenze domestiche e delle attività che nel 2020 sono state più colpite dall’emergenza sanitaria. In particolare sono previsti sconti significativi sulla parte variabile della tariffa: per le utenze domestiche verrà abbattuta del 20%, mentre per quelle non domestiche verrà ridotta per tutto l’anno fino al 80% in base alla categoria.

Le più agevolate saranno bar, ristoranti, pizzerie, pub, alberghi e campeggi, con benefici anche per il settore commerciale e artigianale. Nel complesso si tratta di 35.000 euro di riduzioni a vantaggio delle utenze domestiche e 205.000 euro per quelle non domestiche.

È interessante mettere a confronto le tariffe attuali con le precedenti: se per una famiglia di un solo componente, residente in un monolocale di 45 mq, non cambia nulla, una famiglia di 5 persone residente in una casa di 83 mq risparmierà 28 euro, con una bolletta che passa dai 188 euro del 2019 ai 160 del 2020. I primi effetti si vedranno con le bollette Tari attese per metà novembre.

Per il sindaco Albino Zuliani: «Le scelte dell’amministrazione confermano l’attenzione verso i cittadini e le imprese, con un impegno particolare per le categoria più colpite dal Coronavirus, e senza dimenticare le famiglie numerose».

 

Share
Published by
GardaPost