«Prof. Lino Righi»: premiato il 13enne Lorenzo Armellini

Lorenzo era accompagnato dal papà Gianni e dal suo insegnante di pianoforte, Rudy Parisi; a consegnargli il premio, una borsa di studio di 500 euro, è stato il sindaco Cristina Santi, presente anche il vicesindaco e assessore alla cultura Silvia Betta; entrambe si sono complimentate e hanno rivolto a Lorenzo il più sentito in bocca al lupo, per la carriera musicale e per la vita. Istituito dal Comune di Riva del Garda e destinato all’allievo della Scuola Musicale Alto Garda che più si è distinto nel corso dell’anno, il premio è stato vinto da Lorenzo «per le dedizione dimostrata nell’anno scolastico 2019-2020 nello studio del pianoforte».

«È appassionato di musica fin da piccolissimo -ha spiegato il padre- e l’ha frequentata sempre da autodidatta, finché l’anno scorso ha iniziato a studiare alla Scuola Musicale Alto Garda. Devo ringraziare il suo insegnate, Rudy Parisi, per la dedizione e la passione».

Rudy Parisi ha confermato che Lorenzo dimostra un impegno notevole e fuori dal comune, al punto che già ora sta pensando di iniziare a comporre, attività che potrebbe affrontare grazie a speciali supporti informatici.

 

Il premio

Il premio è nato nel 1951 in seguito a una sottoscrizione dell’anno precedente, intesa a «tangibilmente onorare l’amico il maestro prematuramente scomparso.» Laureato in lettere a Firenze nel 1918 discutendo una tesi sulla musica greca, Lino Righi si diplomò in pianoforte e organo, insegnando ancora giovanissimo nella scuola comunale complementare e nella scuola di avviamento commerciale. Grande cultore dei classici italiani e latini, insegnò anche per un certo periodo lingua e letteratura latina al liceo classico di Riva, avendo come collega il prof. Gori.

Alcune testimonianze dell’epoca: «Conferenziere pensoso e scrupoloso -ebbe ad affermare Dario Mosaner, ex sindaco e assessore alla cultura- le sue prolusioni costituivano un vero e proprio avvenimento. I suoi corsi di musica vedevano centinaia di concittadini affluire nelle sale dell’hotel Europa, dove si poteva anche apprezzare l’esecutore sensibilissimo, come lo possono essere gli interpreti d’eccezione.» Per Adelfo Fracchetti «Lino Righi fu dirigente e organizzatore che polarizzava attorno a sé tutta la vita culturale rivana con signorilità, con un’eleganza severa ed educata.» «La scuola fu la sua vita -scriveva il 23 luglio 1950 il Corriere Tridentino- e nella scuola profuse tutte le sue migliori energie. Oltre all’attività culturale, volle assumersi anche incarichi amministrativi, a volte così distanti dalla investigazione pensosa dell’uomo di cultura.» Altra testimonianza è del prof. Achille Salvetti, suo amico e collega, in una nota del 15 novembre 1950: «Lino Righi fu una delle figure più notevoli che io abbia conosciute, sia dal punto di vista morale che intellettuale. Fu non certo senso un esteta e un romantico, ma capace di capire anche i lati più crudi e concreti della vita. Ebbe un’eccezionale capacità di proiettare nel cerchio del suo piccolo mondo esterno i riflessi benefici e persuasivi del suo mondo interiore, ricchissimo di umanità.»

Inizialmente il Premio Righi era assegnato a un alunno della scuola di avviamento commerciale di Riva (nella quale Lino Righi aveva insegnato per oltre trent’anni) ritenuto meritevole per il profitto e bisognoso di sostegno. La prima assegnazione, di 2700 lire, fu a Anna Maria D’Olif di Ulrico, alunna della prima B. Nel 1952 il premio (2930 lire) andò a Sergio Bacchi, l’anno successivo a Ada Miorelli e nel 1954 a Angela Franzinelli.

Il premio cadde quindi nell’oblio, per essere ripristinato nel 1986 su iniziativa dell’allora assessore alla cultura Dario Mosaner (con l’intento di ricordare adeguatamente i concittadini illustri), destinato a un alunno della scuola musicale civica di Riva (anziché della scuola di avviamento commerciale, nel frattempo soppressa) e con carattere di borsa di studio

. Da allora il Premio Righi è assegnato annualmente (dal 2010 a un alunno della scuola musicale Alto Garda) e consegnato in occasione del concertone natalizio. I primi beneficiari del premio sono stati Giuliano Trentini (1986), studente di chitarra; Alessia Weger (1987), allieva del corso di violino; e Sergio La Vaccara (1988), anch’egli studente di violino. Gli ultimi, Saverio Civettini (2019, batteria), Roberto Valentino Santorum (2018, chitarra) e Filippo Dusatti (2017, basso).

 

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GardaPost