Prese a sassate le uova del cigno: mille euro di multa

La vicenda venne segnalata sui social: una persona aveva preso a sassate la cigna e le uova, che di volta in volta sono state tutte rotte, arrivando alla macabra fine (ne avevamo scritto qui).

I fatti, denunciati sui social con tanto di fotografie a testimonianza dello scempio, avevano sollevato sdegno e rabbia a Brenzone e dintorni. Ora la vicenda si è chiusa con l’individuazione del responsabile e un decreto penale di condanna notificato nei giorni scorsi. 

 

 

La vicenda era finita sui giornali nazionali. «Se il responsabile di questa azione sarà individuato, il Comune di Brenzone è pronto a costituirsi parte civile, visto il gravissimo danno di immagine che abbiamo subito a causa di chi è sospettato di avere rotto a sassate le sei uova di cigno», aveva detto il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti.

Si era mosso anche l’Ente nazionale protezioni animali, presentando denuncia.

In questi giorni l’epilogo della vicenda. Come scrive il quotidiano veronese L’Arena, «il decreto penale di condanna è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari di Verona Marzio Bruno Guidorizzi, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero Elisabetta Labate. La condanna è arrivata “per il reato di cui agli articoli 3 e 30 comma 1 lettera e della legge 157/1992”, ovvero la legge che vieta la così detta “uccellagione”, e la punisce con “l’arresto fino ad un anno, o l’ammenda da 1 milione e mezzo a 4 milioni di lire”.

 

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GardaPost