Rsa di Padenghe, mozione di sei consiglieri di maggioranza

I sei consiglieri comunali della Lista Padenghe Con Te che hanno presentato la mozione – Mariachiara Aguzzi, Alessio Andreis, Patrizia Avanzini, Luisella Girardi, Andrea Rodella e Mario Zanoni – spiegano in una nota, che pubblichiamo qui sotto, la ragioni del loro intervento.

«La R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) Fondazione F.lli Beretta- S. Giuseppe per la Valtenesi Onlus appartiene alla storia della Comunità di Padenghe e le sue vicende si intrecciano strettamente con la vita dei suoi abitanti e di varie Amministrazioni Comunali, basti ricordare che sorge su un terreno messo a disposizione dal Comune, unitamente ad altre importanti agevolazioni.

E’ evidente quindi che il dibattito sulla sua sorte, fatta salva la riservatezza dovuta, investe direttamente le popolazioni di Padenghe e Polpenazze. La richieste di 6 Consiglieri Comunali della Lista Padenghe Con Te, contenute nella mozione protocollata il 12/4/2021 (la puoi scaricare qui) nascono da questo, oltre che dalla volontà di fornire a tutti una lettura veritiera e trasparente dell’intera vicenda dall’origine.

Pur auspicando una maggiore condivisione, non possiamo che apprezzare gli sforzi del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo e di chi ha condotto la mediazione con la Cooperativa Progetto Salute, in primis il nostro Sindaco Albino Zuliani. Proprio per far sentire alla R.S.A. la vicinanza e il conforto delle Istituzioni Comunali in questa difficile prova e ai mediatori un sicuro punto di appoggio, chiediamo al Consiglio Comunale un preciso voto di indirizzo.

Nella Mozione presentata, la dichiarazione di sostegno volta a “tutelare il patrimonio della Fondazione e mantenere la direzione dell’istituzione saldamente nelle mani del Consiglio di Amministrazione” non è certo la richiesta di accollare i debiti della R.S.A. ai bilanci comunali di Padenghe e Polpenazze, non sarebbe né giusto, né possibile e non ci risulta che tale ipotesi sia stata avanzata da qualcuno.

Ci chiediamo tuttavia se l’unica soluzione praticabile sia un accordo con la Cooperativa Progetto Salute che di fatto, attraverso il Contratto di Affitto d’Azienda, espropria il CdA della RSA di ogni potere per un periodo di 12 anni. Secondo noi esistono altre strade, la prima è dichiarare apertamente di stare dalla parte della Casa di Riposo patrimonio di Padenghe e Polpenazze, agendo di conseguenza.

Il secondo punto della nostra mozione chiede di “tutelare gli Ospiti, soggetti estremamente fragili e duramente colpiti dalla pandemia causata dal covid19, mantenendo la qualità del servizio fino ad oggi egregiamente erogata”. Siamo certi che Progetto Salute sia il soggetto adatto a mantenere questo impegno?

Infine nel terzo punto, chiediamo un impegno a ”Difendere il posto di lavoro degli Operatori (60 addetti in attesa dello stipendio da dicembre, ndr) che con professionalità e dedizione si sono sempre presi cura degli ospiti in particolare, con encomiabile spirito di sacrificio, durante la pandemia”. E’ bene sottolinearlo: tutti i posti di lavoro, nessuno escluso!

Abbiamo appreso dalla stampa che il Comune di Padenghe ha emesso una nota (l’avevamo pubblicata qui, ndr) sulla trattativa con la Cooperativa Progetto Salute, che sarebbe ormai in dirittura d’arrivo. Noi 6 Consiglieri di Maggioranza su 8 non siamo stati informati di questa nota e non abbiamo mai ricevuto alcuna bozza di accordo.

Sappiamo invece di opinioni e valutazioni diverse fra i membri del CdA e soprattutto del Presidente della Casa di Riposo, per alcuni dei quali il via libera alle trattative non comportava automaticamente ed obbligatoriamente l’accettazione delle conclusioni.

Ci sembra corretto ricordare che avremmo preferito presentare la Mozione come intero Gruppo di Maggioranza Padenghe con Te, ma prendiamo atto che non è stato possibile. Ribadiamo la nostra fiducia nel CdA e in tutto il personale della Casa di Riposo. Siamo stati eletti per fare e difendere gli interessi di Padenghe e della sua Comunità, non avvalleremo azioni che non rispondano a questo inderogabile criterio».

 

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GardaPost