Coinvolti in questa fase iniziale circa 1.600 alunni invitati ad aderire sottoponendosi al tampone salivare. Sulla base della precedente esperienza ci si attende un’adesione stimata intorno al 60%.
Si effettueranno infatti test molecolari su campione salivare prelevato a scuola da operatori di Ats. In una fase successiva si avvierà quindi la possibilità dell’autoprelievo nel contesto familiare per la successiva consegna nei punti raccolta scolastici e quindi il conferimento nei laboratori analisi. L’adesione degli studenti avverrà infatti su base volontaria attraverso la sottoscrizione del consenso informato dei genitori e non comporterà vincoli per l’accesso a scuola.
L’iniziativa di monitoraggio che parte il 17 settembre concretizza il continuo e proficuo confronto tra il Welfare di Regione Lombardia, Ats e laboratori con il mondo della scuola. Successivamente alla fase di avvio, si andrà ad incrementare il numero dei test come previsto dalle indicazioni nazionali.
“Questa attività nelle scuole – rimarca la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia – rappresenta una concreta misura per rilevare eventuali incrementi della circolazione del virus tra i bambini e gli adolescenti. Si tratta di un’attività volta a ridurre il rischio di provvedimenti restrittivi. Quale la didattica a distanza che tanto ha pesato su giovani e famiglie nei mesi passati”.
“Accanto alla vaccinazione – conclude la vicepresidente -, che resta l’arma più efficace di contrasto al virus, ricordo anche che i ragazzi tra i 6 e gli 11 anni hanno la possibilità di effettuare gratuitamente, ogni 15 giorni, un tampone antigenico rapido in farmacia. Lo possono fare infatti prenotandolo attraverso il portale prenotasalute.regione.lombardia.it“.