Ecosostenibilità e regate al Cico: la svolta green della vela

Il convegno era inserito nei Grandi eventi di contorno del Campionato Italiano Classi Olimpiche (CICO 2021) che si sta correndo nell’alto Benaco (qui i risultati della seconda giornata di regate).

L’iniziativa ha spaziato dai piccoli gesti della quotidianità (raccolta differenziata), ai grandi temi, le microplastiche, i materiali per gli scafi in fibre vegetali e smaltibili, alle onde del lago che possono generare energia.

Lavori presentati da come i docenti delle Università di Trento e Brescia, e altri interessanti progetti. In apertura il presidente della Fraglia Vela trentina, dottor Alfredo Vivaldelli, ha portato i saluti di tutto il Garda, rimarcando l’importanza della sostenibilità dell’attività velica, quindi il presidente della FIV Francesco Ettorre ha sottolineato: “Questo convegno affronta un tema importante, contiamo di svilupparlo nei prossimi anni, verificando se gli obiettivi che ci siamo posti sono stati raggiunti. Dobbiamo rendere green – ha aggiunto – tutto ciò che ruota attorno al nostro mondo, dai Club alle regate, alla scuola per i giovani”.

Al tavolo i relatori hanno discusso di come cambiare le abitudini e sono intervenuti gli esperti e docenti universitari. I professori Luca Fambri dell’Università di Trento e Stefano Pandini dell’Università di Brescia, hanno presentato la situazione e indicato le scelte per rendere sempre sostenibili le attività sportive in acqua ed a terra.

Luca Fambri è partito dalla Tempesta “Vaia” del 2018 e gli effetti sui laghi con le microplastiche presenti sui fondali con dati impressionanti e la necessità di utilizzare prodotti ecocompatibili, mentre Stefano Pandini, del dipartimento di Ingegneria di Brescia, è entrato nel dettaglio degli  studi di materiali con cui vengono realizzate le barche a vela ecocompatibili e quindi smaltibili, più il progetto del sedile basculante che ha partecipato alle Paralympiadi di Rio 2016, studio realizzato da due studentesse di ingegneria meccanica. Si tratta di tecnologia e lavori tutti made in Brescia.

Un primo esempio pratico è arrivato dalla scelta di XIV Zona di Federvela di utilizzare un veicolo elettrico (un E-Vito a 9 posti) del progetto di Car sharing di Eway della Multiutility lacustre Garda Uno con gli arrivi di molti ospiti di queste manifestazione con i treni di Frecciarossa a Desenzano e Rovereto.

“Questo convegno – ha concluso il vicepresidente Giuseppe D’Amico – è solo un punto di partenza per un progetto che vedrà coinvolti, speriamo, tutti gli oltre 400 Club velici della Penisola”.

 

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GardaPost