Cent’anni di storie al Museo della Guerra di Rovereto

Nacque al centro di un vero e proprio spartiacque, a pochi anni dalla conclusione della Prima Guerra Mondiale, dopo la quale anche la splendida terra trentina entrò a fare parte del Regno d’Italia.

Quasi una immagine simbolo, quindi, l’appaiare il 1921 ed il 2021 per una struttura sorta quando le armi avevano da poco cessato di fare sentire il loro orribile frastuono.

Decollò quasi immediatamente la ricerca di oggetti e materiale bellico di ogni sorta, purtroppo di facile reperibilità, stante il lungo periodo bellico. Molto altro materiale venne donato da ex combattenti o dalle loro famiglie che, pur staccandosene, lo videro in questo modo valorizzato adeguatamente.

Una raccolta (è stato ribadito durante la cerimonia commemorativa dell’anniversario del secolo di attività del Museo roveretano, che cade il 12 ottobre) “che resta un cardine imprescindibile, ed è divenuta ormai punto di riferimento di rilevanza internazionale” a fianco della quale, però, si accostano tecnologie più moderne per comprendere la Storia e il suo sviluppo.

 

Con una riflessione che si prospetta come una novità: “L’adozione di una dimensione globale del racconto che supera gli aspetti locali e mostra come i conflitti generino conseguenze diverse ma ugualmente drammatiche in tutti i Paesi coinvolti”.

Oggetti nuovi, che vanno ad accostarsi agli spazi già esistenti e gettano lo sguardo oltre la pur interessante esposizione, affrontando i complessi fenomeni che hanno fatto seguito al tragico gracchiare delle mitragliatrici: ad esempio “il profugato o l’impatto psicologico del conflitto sui soldati e sui civili, quello economico, quello sul paesaggio”.

L’evento dei cento anni di vita del Museo non si limita alla celebrazione avvenuta il 12 ottobre, con la partecipazione delle autorità trentine ad ogni livello, e di personaggi del mondo culturale e museale.

Visita dei legionari trentini 6 ottobre 1921 [ © MSIGR]

I prossimi appuntamenti consistono in una mostra fotografica (info qui) ed un libro: venerdì 15 ottobre alle ore 18 (su prenotazione).

Sabato 16 e domenica 17 ottobre il Museo sarà animato da visite teatralizzate, con gli attori del Teatro delle Quisquilie di Trento ad accompagnare i visitatori a ripercorrere alcune vicende della Prima guerra mondiale e della storia del Museo (10.30, 14 e 16, prenotazione obbligatoria; info qui).

Gli eventi online si svolgono su piattaforma Zoom (link per partecipare su museodellaguerra.it) e in diretta sul canale You Tube del Museo.

Per quelli in presenza, prenotazione obbligatoria allo 0464 488041 o didattica@museodellaguerra.it.

Già alle spalle altre iniziative. Il 22 settembre un incontro è stato dedicato alle “Uniformi grigio-verde del Regio Esercito italiano 1909-1919” dedicato al progetto di catalogazione della collezione di uniformi italiane della Prima guerra mondiale, di proprietà del Museo. Progetto in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero della Cultura.

L’8 ottobre è stato presentato il libro di Massimo Baioni (Università di Milano): “Vedere per credere. Il racconto museale dell’Italia unita” edito da Viella 2020. Il libro esplora i mutamenti dei musei storici italiani dall’Ottocento ad oggi.

 

 

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GardaPost