L’aurora boreale in Lombardia

Ad immortalare questo spettacolo della natura a 3.350 metri di quota, molto raro in Italia, è stato Marco Confortola – Mountain Guide & Alpinista & Formatore di Valfurva, lo scalatore e guida alpina che sul Gran Zebrù è salito più di trecento volte, ma quest’ultima è stata la più sorprendente di tutte.

«Questa mattina – ha scritto lo scalatore sulla sua pagina Facebook -, salendo verso il Gran Zebru’ la natura ci ha regalato quest’immagine pazzesca».

«Avevo quasi raggiunto la cima, ero a 3350 metri di quota, quando il buio della notte è stato squarciato dai colori di uno spettacolo mai visto», ha raccontato al Corriere della sera l’alpinista che ha pubblicato la fotografia sui social ricevendo centinaia di commenti e condivisioni.

Un fenomeno naturale tanto raro quanto scenografico.

 

La foto sembra mostrare un’aurora boreale, ma probabilmente non è così. Come hanno in seguito precisato molti organi di stampa, tra cui Focus.it, che riporta le dichiarazioni di Emanuele Balboni, astrofisico ed esperto di astrofotografia: «L’ipotesi più probabile è che si tratti della luce dell’alba, che a causa di un “mosso” involontario verso il basso a sinistra ha prodotto la striscia di luce. Questo sembrerebbe confermato dal fatto che il profilo superiore della luce segue quasi esattamente con quello delle montagne in basso nell’immagine», spiega Balboni. «E il colore della striscia di luce, giallastro, è lo stesso che si vede più in basso, cioè quello dell’alba».

Un colore che non è impossibile per le aurore, ma molto inusuale, dato che la maggior parte di esse si manifestano con toni di verde e di rosso.

 

 

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GardaPost