Le modifiche strutturali sono state presentate al Comitato dei cittadini Linfano-Torbole dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente Mario Tonina.
Presenti il commissario della Comunità Alto Garda e Ledro Gianni Morandi, il vicesindaco di Arco Roberto Zampiccoli e l’assessore comunale di Arco Nicola Cattoi. “Con questa proposta rispondiamo all’impegno che ci siamo assunti nel precedente incontro di settembre. Si tratta di un percorso tecnico di sistemazione dell’impianto che punta in primis a ridurre drasticamente i disagi segnalati, a partire dal problema degli odori molesti” ha evidenziato il presidente Fugatti, che ha parlato di un piano di interventi sostenibile, programmato nel prossimo triennio nell’ambito di un percorso condiviso con i Comuni.
Il vicepresidente Tonina ha indicato gli 11 interventi come frutto di un impegno assunto dall’Amministrazione provinciale per rispondere alle istanze del territorio che da tempo convive con questa problematica. Tra le iniziative previste, figurano anche il potenziamento del depuratore per gestire al meglio i fenomeni di precipitazioni intense e la copertura delle vasche di ossidazione.
A presentare le caratteristiche dei lavori, accanto ai vertici di Piazza Dante erano presenti anche i tecnici provinciali Fabio Berlanda, dirigente generale dell’Agenzia per la depurazione, Luciano Martorano dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Roberto Andreatta, dirigente generale del Dipartimento Trasporti, territorio, ambiente e cooperazione e Giovanni Battista Gatti, dirigente del Servizio Gestione degli impianti.
Tra gli interventi di breve periodo (che saranno completati nel 2022), figurano:
Il cronoprogramma messo a punto dalla Provincia prevede il completamento nel 2023 dei lavori di sostituzione delle tubazioni di ricircolo e di supero dei fanghi e la sostituzione degli impianti di pompaggio di tutti e tre i sedimentatori per garantire una maggiore flessibilità delle operazioni di gestione del processo depurativo; la realizzazione di nuove coperture sulle vasche di ossidazione biologica con una struttura in vetroresina con l’obiettivo di ridurre l’impatto visivo delle vasche.
Infine, nel 2024 saranno conclusi gli interventi rimanenti: