Il Comune di Salò ha pubblicato oggi, mercoledì 1 dicembre, l’ordinanza contingibile ed urgente (la puoi scaricare qui) «per il contenimento del contagio da coronavirus a tutela della salute pubblica» che prevede «l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree anche all’aperto e in prossimità degli esercizi commerciali in prospettiva dell’intensificarsi dello shopping natalizio, al mercato, sul lungolago e in alcune vie nel centro storico.
Introdotto anche l’obbligo del possesso delle certificazioni verdi per l’accesso ai pubblici esercizi anche all’aperto.
Il provvedimento prevede l’obbligo di «indossare, anche all’aperto, a decorrere dal 2 dicembre 2021 e fino al 9 gennaio 2022, nei giorni di sabato, domenica, prefestivi e festivi, dalle ore 8.00 alle 22.00, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche quando è possibile mantenere il distanziamento interpersonale e non si configurano assembramenti di persone, nelle seguenti zone:
Tale obbligo, durante il suddetto periodo, dovrà essere osservato anche in prossimità degli esercizi commerciali, a prescindere dalla loro ubicazione, in prospettiva dell’intensificarsi dello shopping natalizio, nonché nelle aree dove si svolgono il mercato settimanale, nella giornata di sabato, ed il mercato agricolo salodiano, nella giornata di martedì.
Il super green pass introdotto dal Governo riguarda solo i ristoranti e il consumo al tavolo. Salò va oltre prevedendone l’obbligatorietà anche nei bar, anche per il consumo al banco e nelle verande o spazi aperti.
L’ordinanza firmata dal sindaco Giampiero Cipani prevede infatti, «a decorrere dal 6 dicembre 2021 e fino al 9 gennaio 2022, l’obbligo del possesso di una delle certificazioni verdi covid-19 rafforzate (“super” green pass) per accedere a tutti gli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti ed esercizi similari) in tutti i casi in cui il consumo avvenga all’interno dei locali, sia al banco che al tavolo, nonché nei casi in cui il consumo avvenga in spazi all’aperto, sia privati che pubblici, quest’ultimi oggetto di concessione, pertinenziali all’esercizio».
Le violazioni dell’ordinanza sono punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 400 ad € 1.000.