Ledro 50, dove la preistoria è più blu

Quest’anno il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, nato attorno al sito palafitticolo dell’Età del Bronzo patrimonio UNESCO, festeggia i 50 anni di storia.

Il claim “Ledro 50. Dove la preistoria è più blu” richiama l’antico legame tra le popolazioni palafitticole e il bacino lacustre che nel 1929 riconsegnò ai ledrensi e a tutto il mondo un villaggio sospeso su oltre 10 mila pali. Per festeggiare il mezzo secolo di vita la sede satellite del MUSE – Museo delle Scienze di Trento ha messo in campo un denso calendario di proposte che da luglio a settembre animeranno le rive del lago a suon di concerti, visite in notturna e attività “paleolitiche”.

Scarica qui il programma.

 

Era il 1972 quando il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro aprì per la prima volta le sue porte. Nato come antiquarium, un contenitore di reperti riaffiorati dall’antico villaggio palafitticolo, oggi il Museo è un vivace polo culturale capace di rendere “pop” anche la preistoria, di aprire nuove reti di relazione dentro e fuori il territorio e raccontare con linguaggi sempre nuovi la vita quotidiana dell’Età del Bronzo. Completamente rinnovata nel 2019 ottenendo la certificazione di ecosostenibilità LEED® livello “GOLD”, la sede museale propone, tra ricostruzioni e resti originali del villaggio palafitticolo (2.200-1350 a.C.), un viaggio nel tempo alla scoperta dei nostri antenati preistorici.

 

Queste le voci che raccontano perché questo anniversario è così rilevante e speciale:

Presidente del MUSE, Stefano Zecchi:“Questo importante anniversario del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro rappresenta non solo la grande e virtuosa rete museale del Muse sul territorio, ma anche l’eccellenza di una testimonianza storica e culturale di valore universale, Patrimonio dell’Unesco. Espressione prestigiosa di un ruolo dei Musei, non solo come spazi di conservazione di storia e civiltà, ma anche di continua narrazione e dialogo, in relazione con i fruitori della contemporaneità. Il Museo di Ledro è al tempo stesso luogo di sapere, di memoria e di esperienza emozionale, immersiva, conoscitiva ed educativa. Un Museo ‘vivente’: sito di reperti archeologici per un confronto con la nostra visione del mondo, oggi, tra passato, presente e futuro”. 

Sostituto direttore e responsabile Sedi territoriali del MUSE, Alberta Giovannini: “Celebrare 50 anni di Museo delle Palafitte non significa solo ripercorrere le tappe di un percorso di valorizzazione di un sito Patrimonio dell’Umanità, ma è anche raccontare la storia di un museo che ha cercato continuamente la sinergia con la comunità in cui è inserito e di cui è centro culturale e di richiamo turistico. Questo rapporto virtuoso con il territorio ha sviluppato nel tempo una vera e propria rete di realtà culturali, ReLED, di cui il Museo delle Palafitte è il fulcro. Programmi rigorosi nel contenuto ma vivaci nelle modalità, hanno saputo attrarre non solo studenti ma anche migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero, grazie al lavoro di personale entusiasta che ha saputo con professionalità portare il museo a essere luogo di incontro, comunicazione ma soprattutto esperienza. Come istituzione, il MUSE ha cercato di dare al Museo delle Palafitte la giusta autonomia per la realizzazione di una strategia di dialogo con la comunità locale, e al contempo mettere a disposizione la forza scientifica e comunicativa di una realtà rilevante per potenziare il valore intrinseco del sito. In un luogo dove si indaga il passato, continua a vivere il desiderio di guardare a un futuro di continua crescita”. 

Responsabile Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, Donato Riccadonna: “Il Museo delle Palafitte del lago di Ledro nei suoi primi cinquant’anni ha vissuto varie fasi, cambiando vestito più volte ma rimanendo sostanzialmente sempre sé stesso. Questa vita proteiforme ne ha sottolineato l’estrema duttilità e resilienza, e si può a ragione sostenere un paradosso apparente, e cioè la contemporaneità di un museo che racconta la preistoria. Con il tempo è anche diventato modello organizzativo di una rete museale che non è una nuova istituzione, e questo ha dell’incredibile in un mondo che sforna di continuo nuove istituzioni e regole dettate non da uomini ma da algoritmi. E cosa dire di un centro di ricerca che guarda al mondo situato in una piccola valle di montagna, dove si coniuga cultura ed economia? Forse alla fine il segreto del nostro orgoglio è tutto in questa parola: lavoro”. 

1972-2022: Ledro in numeri

Negli ultimi dieci anni le presenze sono sempre state dai 35.000 ai 40.000 visitatori, eccezion fatta naturalmente durante il 2020 e il 2021 che si sono dimezzati.

Ogni anno tra i 7.000 e i 10.000 studenti raggiungono Ledro per scoprire le palafitte

Oltre 150 appuntamenti tra luglio e settembre (visite guidate, laboratori, eventi) su tutta la Rete Museale Ledro

 

1972-2022: mezzo secolo di storie a filo d’acqua

1972: nasce il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro

1995: prende il via la merenda preistorica, prima attività di preistoria imitativa

1997: parte Palafittando, il programma estivo del museo

2001: inaugura Ledrolab, spazio didattico per le scuole

2006: nasce il villaggio preistorico-imitativo nell’area esterna

2011: il sito entra nella lista Patrimonio UNESCO

2012: nasce ReLED, la rete dei musei della Valle di Ledro, con capofila il Museo delle Palafitte

2019: il Museo viene ampliato e ristrutturato

2012: il Museo ottiene la certificazione di ecosostenibilità LEED® GOLD

2022: si festeggia il cinquantesimo compleanno

 

 

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GardaPost