Al Vittoriale c’è un nuovo spazio aperto alle visite, il Portico del Parente, mai aperto al pubblico, se non in rare occasioni, prima d’ora.
«Gabriele d’Annunzio – ha detto il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri – definiva Michelangelo “Parente”, e lo onorò dando questo nome al Portico dove trascorreva molto tempo. Apriremo al pubblico – per la prima volta, e per sempre – quel meraviglioso punto del Vittoriale, finora visibile solo in parte, tristemente dietro i cancelli.
Si tratta del cortile privato che Gabriele d’Annunzio utilizzava come luogo conviviale durante la bella stagione, adornato da un enorme calco in gesso del Torso del Belvedere e da un busto di Michelangelo.
Il Buonarroti, cui il poeta si sentiva legato da profonda affinità e da parentela d’ingegno, è infatti il “Parente” che dà il nome a questo angolo fin’ora quasi segreto del Vittoriale, realizzato nel 1932 dall’architetto Giancarlo Maroni e ornato con frammenti lapidei, un lavabo monastico del primo quattrocento, calchi in gesso e un ritratto di Michelangelo in marmo dello scultore Napoleone Martinuzzi.
Finora il visitatore vi poteva sbirciare da dietro un cancellata in ferro. Ora anche questo spazio, doverosamente restaurato, è inserito, come è accaduto per tanti altri durante la presidenza di Giordano Bruno Guerri, nel percorso di visita.
Ecco una fotogallery dell’inaugurazione.