Piscine e piste ghiaccio, da Regione Lombardia 24 milioni contro il caro bollette

La misura rientra in uno specifico bando creato per affrontare il “caro energia”.

La Direzione generale Sviluppo economico della Regione ha approvato la graduatoria, dichiarando 80 domande ammissibili. In questo modo sono stati destinati contributi a fondo perduto per ogni impianto fino a un importo di 350.000 euro.

Presidente Fontana

“Fin dall’inizio – commenta il presidente Attilio Fontana – abbiamo condiviso una linea d’interventi che, per quanto di nostra competenza, potesse rendere meno gravoso l’effetto della crisi e del ‘caro-bolletta’. Questo provvedimento va proprio in quella direzione e vuole sostenere chi, tra mille difficoltà, vuole continuare a garantire determinati servizi”.

Un contributo per impianto fino a 350.000 euro

Il contributo a fondo perduto per ogni impianto ha un limite massimo di 350.000 euro e può arrivare a coprire l’80% della spesa ritenuta ammissibile.

Sono state interessate dalla misura strutture di proprietà pubblica a gestione diretta o affidate a privati in concessione o convenzione e accessibili a prescindere dal pagamento o meno di una tariffa. Per quanto concerne gli impianti sportivi natatori ha riguardato piscine coperte, convertibili o scoperte. In relazione agli impianti sportivi del ghiaccio: piste coperte per pattinaggio, hockey e altri sport del ghiaccio.

Gli obiettivi di efficientamento energetico sono individuabili attraverso la diagnosi relativa al consumo energetico prima e dopo l’intervento presentata con la domanda inoltrata dai Comuni. Le risorse andranno agli enti pubblici che potranno realizzare gli interventi o demandarli ai soggetti privati concessionari o gestori di impianti natatori e del ghiaccio.

Guidesi: cerchiamo di evitare i fallimenti causati dal ‘caro bollette’

“Oltre ai continui appelli – spiega l’assessore Guido Guidesi – alla Commissione Europea, come Regione, siamo intervenuti concretamente, nei limiti delle nostre competenze e delle risorse a disposizione con strumenti sull’efficienza energetica per evitare i fallimenti di strutture sportive pubbliche maggiormente danneggiate dal ‘caro bollette’. Abbiamo presentato questo bando già ad aprile, a ulteriore dimostrazione che Regione Lombardia sta affrontando concretamente da tempo questo enorme problema, che rappresenta una vera e propria sfida”.

“Pensiamo – continua Guidesi – che questo possa essere un aiuto importante in particolare per tutti quegli impianti che rischiano il fallimento. Cerchiamo anche di evitare l’interruzione dei servizi, favorendo allo stesso tempo l’incremento del patrimonio pubblico. Senza dimenticare le ricadute sull’indotto delle imprese e professionisti che lavorano per realizzare gli interventi di efficientamento energetico”.

Sottosegretario Rossi: grazie a Regione i Comuni aiuteranno i gestori

“Questa è una misura – afferma il sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi Antonio Rossi – che consente di mantenere sul piano della serietà il rapporto tra i Comuni e i soggetti gestori di impianti natatori e del ghiaccio che non possono essere lasciati soli ad affrontare i crescenti costi energetici. Un aiuto che intende attivare un intervento finalizzato alla sostenibilità gestionale e all’efficientamento energetico con ricadute anche di carattere ambientale”. Col bando tenuti in considerazione parametri relativi anche alla diminuzione di emissioni di CO2.

“Un provvedimento quindi – riassume Rossi – con più sensibilità e che conferma quanto Regione Lombardia ritenga importante lo sport con tutte le sue ricadute socio-economiche“.

La ripartizione su base provinciale

Questa la ripartizione dei fondi su base provinciale in relazione alle domande ammesse.

  • BG:  4.531.554 euro,
  • BS:  3.219.491 euro,
  • CO:  1.050.000 euro,
  • CR:  350.000 euro,
  • LC:  917.178 euro,
  • LO:  458.064 euro,
  • MB:  2.594.062 euro,
  • MI:  5.434.360 euro,
  • MN:  1.400.000 euro,
  • PV:  1.006.240 euro,
  • SO:  1.677.211 euro,
  • VA:  1.386.360 euro.
  • Totale:  24.024.523 euro.

 

 

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GardaPost