Saluti da Salò, sabato la presentazione all’Arci

La cittadina di un tempo, sopravvissuta solo nelle vecchie foto, rivive nella mostra e nel volume «Saluti da Salò», ennesimo episodio di un’avventura editoriale che continua ad appassionare salodiani e gardesani, firmata come sempre dal collezionista dell’immagine color seppia Pierangelo Del Mancino.

1955, la trattoria Conca d’Oro.

 

Nell’album sono pubblicate fotografie nuove e inedite, mai pubblicate prima, raccolte negli anni da Del Mancino, che ha ormai accumulato un archivio sterminato di immagini d’epoca, peraltro in costante crescita.

«Io non mi fermo – dice Del mancino – e continuo a rompere le scatole ai salodiani, gli faccio tirar fuori dai cassetti e le vecchie foto di famiglia. Anche questa volta siamo andati a scavare nei ricordi, ritrovando le immagini delle vecchie botteghe, ma anche foto significative del periodo fascista».

1962, l’albergo Diana in via Tavine, poi diventato discoteca.

 

Il nuovo libro è insomma un altro capitolo della straordinaria operazione culturale ideata da Del Mancino, un viaggio nella memoria alla scoperta di luoghi, eventi e personaggi della Salò del XX secolo.

Il libro – promosso da Comune, Pro Loco, Comunità del Garda e Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano – è organizzato in tre sezioni. Il primo allinea immagini che vanno dalla fine dell’800 al 1945, con alcune curiosità legate al periodo della Rsi. Tra queste la foto di Giorgio Almirante, allora giovane capo di gabinetto del Ministero della Cultura popolare, mentre premia un cittadino salodiano. Curiosa anche la foto di un’adunata della Gioventù fascista nel mezzo del golfo a bordo di motoscafi.
Carichi di botti presso le Cantine Tonoli Amos alle Rive.

 

La seconda sezione riporta immagini dal 1945 agli anni ‘80. La terza è infine dedicata agli interventi edilizi ed urbanistici attuati negli ultimi decenni.

C’è infine un’appendice con locandine e cartoline pubblicitarie pubblicate tra ‘800 e ‘900 dalle aziende salodiane, soprattutto produttrici di distillati e liquori, ormai tutte scomparse, ad eccezione della Tassoni.

Fine Anni ’40, Chalet al lago del sig. Gino Cortese.

 

La locandina della presentazione:

 

 

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GardaPost