Condanna a 5 anni per la donna che maltrattava cani e gatti nel “Casale degli orrori”

Una sentenza esemplare che comprende anche il risarcimento alle parti civili e l’interdizione dai pubblici uffici. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane Animal Protection: “Soddisfatti per il risultato ottenuto, ma la pena è così alta perché vi è stata anche la condanna per  l’incendio doloso del fabbricato dove si trovavano gli animali. I maltrattamenti su questi ultimi non vengono puniti come dovrebbero. Continueremo a lottare per una modifica del codice penale”

 I fatti risalgono al 2018, quando i Carabinieri Forestali di Verona sequestrarono 31 cani e 9 gatti che venivano detenuti in condizioni a dir poco incompatibili con la loro natura e altamente nocive per il loro benessere. Gli animali, infatti, vennero trovati in un casolare in condizioni igienico-sanitarie drammatiche e molti di loro erano gravemente malati. In seguito, il fabbricato da cui i poveri animali erano stati portati via è stato distrutto da un incendio che sin dal primo momento era sembrato doloso. All’epoca dei fatti, LNDC Animal Protection si costituì parte civile per seguire attivamente il processo e finalmente è arrivata la sentenza tanto attesa. 

“Tutti i cani e gatti sequestrati versavano in condizioni veramente critiche, uno scenario davvero da incubo”, racconta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Queste povere creature erano abbandonate a loro stesse, con le loro gravi patologie, senza ricevere alcun tipo di cura o di assistenza. Disturbi neurologici, dermatologici, gastroenterici che non venivano trattati in alcun modo e che avevano addirittura causato la morte di alcuni di loro. La condanna inflitta è il minimo per il modo in cui la donna ha maltrattato questi poveri cani e gatti.”

“L’imputata è stata riconosciuta colpevole dei reati a lei contestati, compreso l’incendio doloso del fabbricato degli orrori”, fa sapere l’avvocato Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection. “Oltre al risarcimento per le parti civili, la donna è stata condannata a 5 anni e mezzo di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. Una sentenza di sicuro soddisfacente, ma che è stata possibile principalmente perché è stato considerato anche l’incendio. Purtroppo il “solo” maltrattamento degli animali non produce mai sentenze così importanti e questo è un problema che continueremo a sollevare finché non ci sarà una riforma del codice penale”.

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GardaPost