Si tuffa vestita, salvata da un bagnino della Canottieri

«Mai andare in acqua vestiti di tutto punto, per nessun motivo». Il consiglio arriva dagli assistenti bagnanti della Canottieri Garda, il cui responsabile, nella giornata di ieri, lunedì 29, ha tirato fuori dai guai una ragazza che si era tuffata nel lago vestita.

È successo a Salò, alla spiaggia delle Rive. Fortuna ha voluto che in zona fosse presente Marco Pelizzari, responsabile degli assistenti bagnanti della Canottieri, che ha capito subito il rischio che la bagnante stava correndo e ha evitato che un tuffo spensierato si trasformasse in tragedia.

Marco si trovava alle Rive con un collega per rimuove le attrezzature tecniche posizionate domenica per la gara di triathlon Città di Salò. «Abbiamo notato due ragazze che facevano il bagno vestite – raccontano i due bagnini –, con scarpe, maglietta e accessori vari. Abbiamo chiesto loro se fossero cadute in acqua, ma ci hanno detto di essersi tuffate volontariamente».

Non è stata un’idea brillante, perché «d’improvviso – racconta il soccorritore – le grida di divertimento delle ragazze hanno cambiato tono, non più di gioia, ma di difficoltà. Una delle due non riusciva a tenersi a galla a causa dei vestiti bagnati e pesanti e l’amica in acqua con lei non sapeva come comportarsi».

Tutto è durato pochi istanti. Marco si è avvicinato di corsa, si è sporto dal pontile con un appiglio improvvisato, come prevedono i protocolli per il salvamento, e lo ha offerto alla ragazza, trascinandola a riva.

«Un intervento a regola d’arte», dice Beppe Chiappini, allenatore della Canottieri e maestro di salvamento.

Le ragazze, per quanto grave il rischio corso, non sono sembrate minimamente turbate, ma sono state immediatamente richiamate dai due assistenti bagnanti, che hanno spiegato loro quanto siano state fortunate ad incappare casualmente in due persone abituate a queste situazioni.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma è bene ricordarselo sempre: mai andare in acqua vestiti di tutto punto, per nessun motivo!

Beppe Chiappini e Marco Pelizzari.

 

 

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GardaPost