Motoscafi a forte velocità in acque trentine, inseguiti e sanzionati dalla Guardia Costiera

Sono stati intercettati in acque trentine giovedì scorso dal battello veloce GC B98 della Guardia Costiera rischierato insieme alla Motovedetta CP 605 dallo scorso mese di marzo a Nago Torbole, mentre navigavano con i loro motoscafi ad oltre 25 nodi in acque trentine, in violazione della Legge della Provincia Autonoma di Trento, che vieta la navigazione a motore in quella sponda lacuale.

Fermati dopo un breve inseguimento, controllati, per i due diportisti sono scattate quattro sanzioni amministrative per navigare in zona interdetta e oltre il limite di velocità dei 20 nodi consentito. Subito dopo sono stati poi scortati dai guardiacostefuori dalle acque trentine, ove hanno ripreso la regolare navigazione.

Mentre risalgono ad oggi pomeriggio (sabato 17 giugno 2023), altre due attività repressive redatte questa volta dalla Motovedetta CP 605, impegnata nelle acque del centro/alto lago a carico di altri due diportisti che navigavano a 40 nodi (il doppio della velocità consentita dalle Leggi Regionali).

Il primo, un potente motoscafo con due persone a bordo, è stato inseguito e fermato mentre era al traverso del Comune di Torri del Benaco, sponda veneta, mentre il secondo, una moto d’acqua, è stata inseguita e fermata sulla sponda bresciana all’altezza di Campione. Per entrambi i conduttori delle predette unità da diporto sono state elevate le sanzioni amministrative per violazione dei limiti di velocità di venti nodi.

Ad oggi i due mezzi navali della Guardia Costiera rischierati in Trentino hanno svolto nelle acque dell’alto Garda 54 missioni navali percorrendo 726 miglia eseguito 5 attività di soccorso, eseguito 500 controlli in materia di sicurezza della navigazione, diporto e ambiente e redatto 15 sanzioni amministrative.

Il dispositivo operativo della Guardia Costiera del Lago di Garda, che da oggi rientra nella più vasta attività nazionale predisposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie sugli 8.000 km di coste nazionali e appunto sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore, con l’impiego di 400 mezzi navali, 16 mezzi aerei e 3000 militari impiegati, è entrata ormai nel suo massimo sforzo operativo e vedrà impiegati uomini e mezzi navali del corpo in attività diuturna di vigilanza per assicurare un’estate tranquilla a bagnanti e diportisti.

Sul Lago di Garda, i sette mezzi navali assegnati al 1°Nucleo Guardia Costiera del Lago di Garda, grazie al Protocollo d’intesa sulla sicurezza dei naviganti, rinnovato anche quest’anno dalla Direzione Marittima di Venezia, con La Comunità del Garda, la Regione Veneto, la Regione Lombardia e la Provincia Autonoma di Trento, sono stati distribuiti in maniera equa sulle tre sponde del Lago (Salò, Lazise e Torbole) ed operano sotto il coordinamento della Sala Operativa della base principale della Guardia Costiera del Lago di Garda di Salò, che coordina le attività SAR su tutto il bacino del Benaco.

 

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GardaPost