Il Nucleo gardesano della Guardia Costiera ha sottoposto all’assemblea della Comunità del Garda, che coordina il servizio, il rendiconto economico ed operativo 2023.
I dati, presentati dal comandante del Nucleo, il Capitano di Fregata Antonello Ragadale, confermano la rilevanza del servizio per un lago a forte vocazione turistica, che negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale del movimento nautico e della frequentazione, nei modi e con i mezzi più disparati, delle acque. Cominciamo dalle risorse umane e di mezzi, raddoppiate negli ultimi tre anni.
Nella stagione 2024 la Guardia Costiera schiererà 30 militari, tutti abilitati al salvamento nuoto, e 8 unità navali che nel periodo estivo saranno dislocate lungo tutta la riviera.
Nel 2023 i guardacoste hanno effettuato 790 missioni navali, per 1.585 ore di moto e 13.707 miglia percorse. L’attività è h24 e anche di notte si vigila sul rispetto del limite di velocità notturno fissato a 5 nodi.
Da 5.154 controlli in materia di sicurezza della navigazione, dell’ambiente e della filiera della pesca sono scaturite: 501 sanzioni per un totale di 130.905 euro, 26 notizie di reato e il sequestro di 13 unità da diporto e di 881 kg di prodotto ittico.
Le attività «Sar» (dall’inglese search and rescue, ricerca e soccorso) coordinate nel 2023 sono state 161, dalle quali 91 svolte direttamente dalla Guardia Costiera e 70 dalle altre forze di stanza sul lago (Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Cri e Protezione civile).
Le persone soccorse sono state ben 349, delle quali 27 in imminente pericolo di vita.
Il comandante Ragadale ha posto l’attenzione anche sulle criticità riscontrate nella stagione estiva: «Eccessivo traffico da diporto, ormeggi e navigazioni pericolose in zone riservate alla balneazione, mancanza di ordinanze balneari e delimitazioni della fascia di rispetto riservata alla balneazione, necessità di un aggiornamento della legge interregionale sulla navigazione nel Garda e mancanza di un piano antinquinamento».
Ricordiamo che la presenza della Guardia Costiera sul Benaco è garantita da un protocollo d’intesa che Lombardia, Veneto e Trentino hanno appena rinnovato per il 2024, stanziando rispettivamente 47mila, 50mila e 10mila euro per le spese logistiche.