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Raddoppiare la ciclabile lungo il Sarca, la proposta di Arco

Decongestionare l’attuale tratto di Arco della ciclabile Sarche-Torbole, molto frequentata soprattutto in primavera estate, sfruttando i percorsi arginali già esistenti – quindi senza consumo di suolo – sulla sinistra orografica del fiume e quindi creando di fatto un raddoppio per bici e pedoni.

Questo l’obiettivo dell’ipotesi di progetto illustrata dal vicesindaco di Arco Roberto Zampiccoli al presidente della Provincia Maurizio Fugatti e ai tecnici dell’Agenzia provinciale opere pubbliche, in un incontro ieri nella sede di piazza Dante.

La proposta del raddoppio

Nel dettaglio, la proposta verte sulla creazione di un tratto di circa un chilometro nella zona di Pratosaiano che scorre in parallelo alla ciclabile esistente situata dall’altra parte del Sarca, con l’utilizzo del sedime una strada di servizio arginale della Provincia e di una di servizio ai vigneti della Fondazione Città di Arco, che secondo quanto precisato dal vicesindaco sarebbe disponibile a concedere la superficie interessata tramite una convenzione a titolo gratuito.

Una proposta dunque che sarà opportunamente approfondita e valutata dai tecnici dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, in un disegno di investimenti sulla mobilità dolce, in particolare ciclopedonale, promossi a 360 gradi dall’Amministrazione provinciale nell’ambito dell’Alto Garda e del collegamento con la pista dell’Adige.

“Approfondiremo questo progetto che potrebbe avere un impatto positivi a fronte di costi relativi e che va nell’ottica di sostenere il potenziamento dei circuiti ciclopedonali in un’area particolarmente vocata per questo tipo di mobilità che è strategica per il Trentino”.

 

Ridurre l’affollamento sulla destra orografica

“Lo scopo – così Zampiccoli – è favorire l’utilizzo della ciclabile e di ridurre l’affollamento sulla destra orograficaorografica, permettendo il collegamento tramite strade interpoderali in prospettiva anche con l’unità funzionale 19 della Ciclovia del Garda, ovvero il bypass ciclabile che collegherà la zona di Nago con il fondovalle e Torbole.

Si potrebbe inoltre considerare – prosegue il vicesindaco di Arco – come scenario ottimale futuro la realizzazione di una passerella alla fine del tratto di fronte alla zona industriale di Arco, quindi per capirci dove termina il tratto arginale di proprietà della Fondazione, che collegherebbe tutta la parte a est del Sarca con quella a ovest creando uno snodo fondamentale per utilizzo circuito ciclabile di tutto l’Alto Garda. Ci auguriamo dunque che la Provincia possa approfondire questa idea e valutarne il possibile finanziamento, proprio per gli elementi di merito evidenziati”.

 

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GardaPost