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25 aprile, storie di pace alla scuola media di Salò

Tra le ricorrenze che amiamo ricordare con i nostri ragazzi nel progetto di Educazione Civica “Fare memoria” – spiegano gli insegnanti che hanno curaro il progetto – c’è il 25 Aprile, una data di fondamentale importanza per noi, per i nostri alunni e il nostro Istituto.

Il 25 Aprile, nelle nostre classi, viene celebrato leggendo storie di vita; dialogando con storici locali che hanno dedicato studi e ricerche per ricostruire e preservare la memoria di quello che ha portato alla liberazione del nostro Paese; guidando dibattiti e discussioni sull’importanza e la necessità di essere liberi, di avere riconosciuti dei diritti, di poter essere guidati e protetti dalla Costituzione e soprattutto di poter esprimere idee nel rispetto dell’altro.

C’è in tutto questo però la cruda realtà del nostro presente storico che stride clamorosamente con il 25 Aprile e che i ragazzi continuano a sottolineare. Le guerre in atto che coinvolgono non solo i loro coetanei, ma anche donne, uomini e bambini che vedono preclusi i diritti che l’Italia ha conquistato con il 25 Aprile e che spesso diamo per scontati. Guerre che occupano la cronaca quotidiana, di cui i ragazzi sono a conoscenza, che seguono con attenzione e paura, perché da sempre la guerra fa paura.

Stracci di pace nel cortile della scuola

Ascoltando e accogliendo le loro riflessioni è nata l’idea di condividere l’appello di Emergency realizzando il nostro “Straccio di pace”: un semplice lembo di stoffa bianca con i cui i ragazzi della scuola secondaria “G.d’Annunzio” di Salò lanciano al mondo il loro appello di pace. Su ogni striscia di stoffa, con il pennarello rosso è stata scritta la parola PEACE con la promessa di iniziare a costruire la pace e di perseverare nel rifiutare la violenza, la guerra, le discriminazioni, le prevaricazioni nella nostra realtà quotidiana sperando che l’eco del nostro grido possa giungere lontano coinvolgendo più persone possibili.

I ragazzi imparano dalle storie, dalle belle storie di vita, di coraggio, d’amore e come gli eroi che hanno lottato per la pace vogliono lasciare la loro impronta nel mondo e la Resistenza italiana offre ai nostri ragazzi un’infinità di vite da cui trarre insegnamenti ed esempi edificanti.

Abbiamo riflettuto su questo – concludono gli insegnanti della D’Annunzio -, abbiamo condiviso la storia di uomini e donne e tra questi Tina Anselmi, la Gabriella, staffetta partigiana che con le sue parole ci ha indicato l’atteggiamento migliore da adottare camminando nella nostra Vita: “Per cambiare il mondo bisogna esserci” e noi oggi, domani e nel nostro futuro ci siamo condividendo il nostro grande desiderio, sogno, bisogno più che mai urgente: LA PACE».

 

 

 

 

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GardaPost