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Giorgio Perlasca. Il magnifico impostore

GARGNANO – Questa sera, mercoledì 31, alle 20.30 nella sala “Castellani” uno spettacolo dedicato a Giorgio Perlasca, l’uomo che salvò dallo sterminio nazista migliaia di ebrei ungheresi fingendosi Console spagnolo.

Lo spettacolo “Il magnifico impostore. Giorgio Perlasca”di e con Alessandra Domeneghini, con la regia di Sergio Mascherpa, è messo in scena dal Teatro Laboratorio Brescia.

“Che cosa avrebbe fatto lei al mio posto?”. È questa domanda, che Giorgio Perlasca rivolge al suo interlocutore, a scatenare in noi molte altre domande… Sarei capace di attivare tutte le mie facoltà per oppormi ai fatti orribili cui sto assistendo? Metterei a rischio la mia vita per salvare persone sconosciute?
Saprei attingere a quella parte di me che cerca di combattere l’ingiustizia? È proprio per le molte riflessioni che si scatenano ascoltando la sua storia che vogliamo parlare di lui, del magnifico impostore, e vorremmo farlo perché il tempo in cui viviamo è un tempo difficile e richiede spesso anche a noi di fare appello alla forza morale che ci portiamo dentro.

Chi era Giorgio Perlasca. Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.

Tornato in Italia dopo la guerra la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno.

Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80 misero sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della persecuzione nazista a Budapest e alla fine della ricerca ritrovarono un italiano di nome Giorgio Perlasca.

Il destino decise che la storia di Giorgio Perlasca venisse conosciuta e ora il suo nome si trova a Gerusalemme, tra i Giusti fra le Nazioni, e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem.

La storia di Giorgio Perlasca dimostra come per ogni individuo è sempre possibile fare delle scelte alternative anche nelle situazioni peggiori, in cui l’assassinio è legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico. A chi gli chiedeva perché lo aveva fatto, rispondeva semplicemente: “. . . ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza?

Altre info qui: www.giorgioperlasca.it

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GardaPost