Quando il pesce andava a fondo, stasera a Salò

Nelle ultime settimane del secondo conflitto mondiale, sul lago d’Idro, a ridosso di Salò, cuore della Repubblica Sociale Italiana, operava un gruppo di persone di buona volontà impegnate, più che a farsi la guerra, a smorzarne le brutalità.

Persone che ogni giorno si esponevano, mettendo a rischio la propria vita per salvare quella di altri. Tra questi un parroco, don “Giustino” che, anche nei momenti più difficili, con discrezione e discernimento, sapeva tenere aperto il dialogo.

Non era un antifascista militante e non è citato nei resoconti della Resistenza, ma, con gesti di quotidiana attenzione, dava il suo contributo alla soluzione dei problemi.

La sua normalità di prete non politicizzato era il filo conduttore di un intreccio di relazioni che, nella narrazione, a tratti romanzata, danno sostanza ad una quotidianità un po’ difforme dalla storiografia ufficiale.

Ha scritto, commentando il libro, il professor Alfredo Bonomi, personalità di autorevolezza culturale e storica della valle Sabbia: «E’ un libro ben fatto e assai stimolante per parecchi motivi. Non era facile tracciare gli avvenimenti accaduti negli anni che vanno dal 1943 al 1945 nell’alta Valsabbia. Dario Collio ci è riuscito perfettamente con una prosa accattivante e con una rigorosità di documenti che concorre a fare del libro uno strumento agile per la lettura, ma ancor più una “piattaforma storica” che rilegge con competenza un periodo difficile della storia valligiana».

 

 

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GardaPost