«I numeri sono ancora, purtroppo, importanti, anche se si stanno stabilizzando – ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti durante la conferenza stampa di ieri – e l’aumento dei contagi è da attribuire, come detto nei giorni scorsi, all’incremento del numero dei tamponi che stiamo facendo, oggi 800».
Nelle ultime 24 ore in Trentino si sono registrati 14 decessi e 125 nuovi contagi, di cui 116 verificati con tampone, circa 800 quelli effettuati. Il totale delle persone decedute sale quindi a 244. I guariti sono oggi 62, che portano il totale a 342.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 78, una meno di ieri; 1.658 contagiati sono alle cure domiciliari.
Qui la mappa interattiva del contagio in provincia di Trento.
Questi i numeri dell’ultimo aggiornamento diffuso dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, insieme all’assessore alla salute, Stefania Segnana e alla task force impegnata a contrastare la diffusione del Coronavirus.
L’Alto Garda e Ledro, una delle aree trentine in cui il virus ha colpito di più, anche per la presenza di focolai nelle case di riposo, conta 598 persone positive accertate e 69 decessi (dati aggiornati al 7 aprile).
Questi i dati della zona Alto Garda e Ledro:
Il presidente Fugatti ha parlato della ripresa, la cosiddetta fase 2. “Certamente da parte nostra ci stiamo ragionando, ma conterà molto il parere della comunità scientifica. Non siamo certo sordi – ha detto – al grido di dolore che arriva dalle categorie economiche, ma dobbiamo tenere conto che le restrizioni fino ad ora introdotte hanno portato ad una stabilizzazione e ad un calo dei numeri del contagio. In ogni caso – ha chiarito Fugatti – la ripresa non ci riporterà da subito alla situazione precedente allo scoppio della pandemia. Lo faremo – ha concluso – ma con criteri molto rigidi”.