Turismo, la Lombardia chiede provvedimento ad hoc nel prossimo decreto

Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, ha voluto scrivere in una lettera indirizzata al ministro Dario Franceschini e al Sottosegretario Lorenza Bonaccorsi: «Il turismo italiano – scrive Magoni – sta vivendo una crisi drammatica per il coronavirus. È necessario che il Governo, nel decreto di aprile, inserisca un provvedimento ‘ad hoc’ per sostenere un settore strategico per l’economia nazionale. I lombardi stanno affrontando con coraggio una crisi senza precedenti e sono certa che con responsabilità e impegno supereremo questo momento tragico. Una volta garantita la sicurezza sul piano sanitario, penseremo a ripartire puntando sulle nostre eccellenze, come i laghi e le montagne: sono luoghi di bellezza e di salute, in grado di assicurare facilmente il rispetto delle distanze prudenziali e perfetti per il recupero post-Covid».

 

Proposte condivise

Una serie di proposte e iniziative condivise con i componenti della Commissione Speciale Turismo e Industria Alberghiera della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome. Le soluzioni per Lara Magoni ci sono e devono essere prese in maniera urgente: “Servono interventi shock come la previsione di liquidità immediata e la creazione di una vera e propria task force nazionale ed europea dedicata al turismo. Vanno pianificati investimenti nella formazione digitale, nell’infrastrutturazione e nella programmazione promozionale sul mercato interno ed estero, anche attraverso misure di detraibilità fiscale a beneficio dei viaggiatori”.

I numeri lombardi

Interventi urgenti, dunque, richiesti a gran voce anche dagli operatori del settore. In Lombardia ci sono oltre 56.000 pubblici esercizi, quasi 3.000 alberghi, più di 2.000 agenzie di viaggio e oltre 7.000 strutture ricettive non alberghiere, alle quali si aggiungono le numerose soluzioni abitative per soggiorni turistici brevi. E sono migliaia gli addetti ai lavori che, con il loro impegno, hanno contribuito a rendere la nostra regione sempre più attrattiva.

Inaugurazione pista ciclopedonale di Limone, il 14 luglio 2018: da sinistra l’assessore trentino Gilmozzi, il ministro Toninelli, il sindaco Risatti e l’assessore lombardo Magoni.

 

Turismo driver di sviluppo

“Il turismo – spiega Magoni – è un driver di sviluppo per il territorio e la nazione. Il coinvolgimento dei territori e la formazione degli operatori saranno i capisaldi della ripartenza che presumibilmente in una prima fase vedrà protagonista il mercato domestico. La Lombardia deve ripartire dalle sue eccellenze, dalle città d’arte, dai suoi laghi, dall’enogastronomia“. “E puntare – continua – decisamente sulle montagne come luogo riabilitativo ‘naturale’ per ritemprare il fisico e il morale dopo la malattia. In tal senso, il ‘turismo active’ – sottolinea l’assessore – risponde perfettamente anche alla necessità di ‘distanziamento sociale’. Con cui dovremo convivere nel futuro”.

Le richieste al Governo

Tra le misure sottoposte al Governo vi sono: la creazione un’apposita linea d’intervento per il settore turistico nell’utilizzo dei fondi europei, costituendo un fondo speciale per il turismo per il 2021-2027. E ancora: per rilanciare il settore bisogna prevedere un ‘bonus vacanze’ per soggiorni in Italia per il prossimo anno.

“Regione Lombardia – dice Lara Magoni – ha bisogno di supporti concreti che garantiscano la tenuta economica del sistema, per essere pronti a ripartire quando le condizioni lo permetteranno”. “Nessuno – aggiunge – può essere lasciato solo”.

Gli operatori saranno i nostri primi ambasciatori

“Non dobbiamo perdere – spiega l’assessore – alcuno degli operatori che hanno contributo a rendere il turismo un attrattore strategico in questi anni”. “Saranno loro – sottolinea – i primi ambasciatori del rilancio della Lombardia e dell’Italia, non solo come destinazione turistica”. “Ma come comunità indomita – conclude Magoni – che ha affrontato con dignità la tragedia e ne è uscita rafforzata”.

 

 

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GardaPost