Francesco Filippi a Salò: “Ma perché siamo ancora fascisti?”

L’evento, nato grazie in seno al coordinamento antifascista “25 aprile sempre”, è promosso Resetall, Arci ed Anpi Salò e Collettivo Gardesano.

Il libro è uno fra i circa 40 titoli che associazioni e cittadini hanno donato alla Biblioteca comunale di Salò in protesta con la decisione del Consiglio Comunale della cittadina di non revocare il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini.

 

«L’iniziativa – dicono i promotori – mira ad innescare a livello locale una riflessione sul tema dell’ingombrante eredità che si trova a gestire il territorio a causa dell’associazione con due nomi-monumento della storia patria non democratica:

– quello della così detta Repubblica “di Salò” che non solo ha rappresentato l’ingloriosa fine di un regime, ma ha avvelenato il primo cinquantennio della vita politica Repubblicana attraverso le stragi;

– quello di d’Annunzio: araldo dello stesso nazionalismo sciovinista che non solo ha tragicamente segnato la storia d’Europa dell’ultimo secolo e mezzo, ma che ora cerca di riaffermarsi dissimulandosi nella categoria del cosiddetto “sovranismo”.

La data scelta – concludono gli organizzatori –  è quella del 18 settembre 1938: anniversario del discorso di Trieste con il quale Mussolini rivendica l’adozione delle leggi razziste quale pilastro originario della politica del regime fascista».

 

 

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GardaPost