Reti killer per l’ecosistema, recupero a Desenzano

«Molte – scrive Wwf Bergamo Brescia – sono purtroppo le reti abbandonate perse che giacciono sui fondali del lago, pericolose trappole di plastica che impattano e gravano sulle specie ittiche e sulla salute umana.

Il recupero di alcune di queste reti killer è stato realizzato ieri a Desenzano del Garda nell’ambito dell’«Operazione reti fantasma» promossa dai subacquei di WWF in collaborazione con i subacquei di Talata sub e la Guardia Costiera (ne avevamo scritto qui). Viste le avverse condizioni meteo l’evento si è svolto in forma “ridotta”, annullando le attività in piazza.

Ma si è provveduto in ogni caso al recupero di reti che continuano a procurare danni e intrappolare forme di vita.

La rete recuperata a Desenzano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

WWF collabora con l’operazione Reti Fantasma lanciata dal Comando Generale della Guardia Costiera, su indicazione del Ministro dell’Ambiente, l’Operazione Reti Fantasma, una campagna mirata ad individuare e recuperare le reti da pesca abbandonate nei fondali di mari e laghi.

Le cosiddette reti fantasma sono responsabili dell’alterazione dell’ecosistema in quanto disperdono nell’ambiente le microparticelle sintetiche delle quali sono composte, rappresentando per le specie ittiche che vi rimangono intrappolate (fenomeno conosciuto come bycatch che coinvolge non solo pesci, me anche altri animali) dei veri e propri “muri della morte”, sempre più spesso, purtroppo, a danno delle specie ittiche anche protette oltre che un pericolo per la sicurezza di subacquei e bagnanti.

L’ammontare delle attrezzature da pesca sommerse, in gran parte di plastica, rischia di continuare a crescere a dismisura e le conseguenze sugli ecosistemi rischiano di divenire irreparabili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Share
Published by
GardaPost