“Ricostruire” virtualmente 1.300 Km di reti fognarie, analizzarne il comportamento in diverse situazioni meteoriche per arrivare a un modello in grado di fornire informazioni sul funzionamento del sistema di collettamento e delle reti comunali: è questo l’obiettivo dell’intervento promosso da Acque Bresciane.
Un progetto complesso, che durerà tre anni e coinvolgerà tutti i Comuni della sponda bresciana del Garda gestiti dalla società.
“Abbiamo considerato non solo il sistema di collettamento delle acque nere e/o miste, ma anche quello di raccolta delle acque meteoriche (bianche), di competenza comunale – ha spiegato Mario Giacomelli, dirigente dell’Area esercizio del Servizio idrico integrato – Questo perché riteniamo importante avere una conoscenza approfondita e dettagliata del comportamento idraulico dell’intero bacino, anche in condizioni di pioggia, conoscenza che consentirà una gestione ancor più efficiente ed efficace del sistema di raccolta e collettamento dei reflui fognari e del sistema di deflusso delle acque meteoriche”.
“Condividiamo l’iniziativa di Acque Bresciane – commentano i vertici dell’Ufficio d’Ambito – che consentirà di completare il quadro conoscitivo del sistema fognario gardesano e di finalizzare gli interventi di adeguamento sulla rete di collettamento, anche in relazione allo sviluppo della progettazione definitiva del trattamento delle acque reflue della sponda bresciana del Lago di Garda. Una visione di insieme di tutte le tematiche che interessano la tutela ambientale del lago.”
Tre le fasi del progetto:
Nel dettaglio le tre fasi prevedono:
1 – Rilievo geometrico e topografico georeferenziato
2 – Monitoraggio delle portate per almeno 12 mesi
3 – Modellazione idraulica:
I dati acquisiti nel corso dei lavori, in grado di evidenziare in maniera puntuale tutte le situazioni di criticità, saranno utilizzati sia per la gestione operativa delle reti, sia per le simulazioni e analisi idrauliche (modello geometrico-idraulico), per elaborare il Programma di riassetto delle fognature dei Comuni interessati, ai sensi del Regolamento di Regione Lombardia n. 06/2019.
Il Regolamento introduce una nuova normativa in materia di disciplina e regimi amministrativi degli scarichi di acque reflue domestiche e di acque reflue urbane, che prevede delle valutazioni di gestione del rischio idraulico e la disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche e assimilate e di acque reflue urbane.
In particolare, al termine del progetto sarà possibile:
In particolare, il rilievo delle reti di acque bianche, attualmente in capo ai comuni, potrà servire loro per ottimizzare la gestione e per avere dati affidabili per predisporre i piani di contenimento del rischio idraulico.
L’appalto è stato aggiudicato all’Associazione temporanea d’impresa di Roma ACEA.
I numeri del progetto
Verranno posizionati:
18 i Comuni coinvolti