Reti delle acque bianche e nere del Garda senza più segreti

GARDA BRESCIANO - Al via l’intervento di Acque Bresciane: 18 Comuni coinvolti, tre anni e più di due milioni di Euro per “ricostruire” digitalmente il comportamento di  1.300 km di fognature, l’equivalente della distanza in linea d’aria da Brescia a Londra. L’obiettivo è individuare le criticità del sistema, anche al variare delle condizioni meteoriche.

“Ricostruire” virtualmente 1.300 Km di reti fognarie, analizzarne il comportamento in diverse situazioni meteoriche per arrivare a un modello in grado di fornire informazioni sul funzionamento del sistema di collettamento e delle reti comunali: è questo l’obiettivo dell’intervento promosso da Acque Bresciane.

Un progetto complesso, che durerà tre anni e coinvolgerà tutti i Comuni della sponda bresciana del Garda gestiti dalla società.

Abbiamo considerato non solo il sistema di collettamento delle acque nere e/o miste, ma anche quello di raccolta delle acque meteoriche (bianche), di competenza comunale – ha spiegato Mario Giacomelli, dirigente dell’Area esercizio del Servizio idrico integrato – Questo perché riteniamo importante avere una conoscenza approfondita e dettagliata del comportamento idraulico dell’intero bacino, anche in condizioni di pioggia, conoscenza che consentirà una gestione ancor più efficiente ed efficace del sistema di raccolta e collettamento dei reflui fognari e del sistema di deflusso delle acque meteoriche”.

Condividiamo l’iniziativa di Acque Bresciane – commentano i vertici dell’Ufficio d’Ambito – che consentirà di completare il quadro conoscitivo del sistema fognario gardesano e di finalizzare gli interventi di adeguamento sulla rete di collettamento, anche in relazione allo sviluppo della progettazione definitiva del trattamento delle acque reflue della sponda bresciana del Lago di Garda. Una visione di insieme di tutte le tematiche che interessano la tutela ambientale del lago.”

Tre le fasi del progetto:

  1. il rilievo geometrico e topografico georeferenziato delle reti nere, miste e bianche
  2. il monitoraggio delle portate nelle diverse stagioni e in diverse condizioni meteoriche, grazie alla posa di misuratori di portata delle reti
  3. la realizzazione di un modello idraulico e idrogeologico che, grazie a software specifici, consentirà di analizzare il funzionamento attuale delle reti e pianificare futuri interventi

Nel dettaglio le tre fasi prevedono:

1 – Rilievo geometrico e topografico georeferenziato

  • rilievo topografico georeferenziato dei chiusini corrispondenti alle camerette
  • verifica dello stato di conservazione delle reti
  • archiviazione, analisi, restituzione dei dati acquisiti, propedeutici all’elaborazione del modello geometrico-idraulico della rete fognaria

2 – Monitoraggio delle portate per almeno 12 mesi

3 – Modellazione idraulica:

  • costruzione del modello matematico
  • calibrazione del modello matematico
  • analisi pluviometrica
  • analisi funzionale della rete

I dati acquisiti nel corso dei lavori, in grado di evidenziare in maniera puntuale tutte le situazioni di criticità, saranno utilizzati sia per la gestione operativa delle reti, sia per le simulazioni e analisi idrauliche (modello geometrico-idraulico), per elaborare il Programma di riassetto delle fognature dei Comuni interessati, ai sensi del Regolamento di Regione Lombardia n. 06/2019.

Il Regolamento introduce una nuova normativa in materia di disciplina e regimi amministrativi degli scarichi di acque reflue domestiche e di acque reflue urbane, che prevede delle valutazioni di gestione del rischio idraulico e la disciplina degli scarichi di acque reflue domestiche e assimilate e di acque reflue urbane.

In particolare, al termine del progetto sarà possibile:

  • distrettualizzare le reti comunali
  • determinare il contributo di portata di ogni singolo Comune
  • monitorare le portate in corrispondenza delle stazioni di sollevamento poste lungo il tracciato del collettore fognario intercomunale
  • determinare le portate sfiorate a lago
  • meglio definire gli interventi di separazione fognaria fra acque nere e acque bianche

In particolare, il rilievo delle reti di acque bianche, attualmente in capo ai comuni, potrà servire loro per ottimizzare la gestione e per avere dati affidabili per predisporre i piani di contenimento del rischio idraulico.

L’appalto è stato aggiudicato all’Associazione temporanea d’impresa di Roma ACEA.

 

I numeri del progetto

  • Valore dell’intervento 2,332 milioni di €
  • Durata 36 mesi
  • 1.334 i km di rete oggetto dell’intervento (457 km di rete di acque bianche; 385 km di rete di acque miste; 492 km di rete di acque nere)
  • 44.450 le camerette ispezionate

Verranno posizionati:

  • 20 pluviometri
  • 110 misuratori di portata nella rete e negli impianti di collettamento
  • 150 misuratori di portata nella rete e negli impianti delle reti fognarie

18 i Comuni coinvolti

  1. Desenzano Del Garda
  2. Gardone Riviera
  3. Gargnano
  4. Limone sul Garda
  5. Lonato del Garda
  6. Manerba del Garda
  7. Moniga del Garda
  8. Padenghe Sul Garda
  9. Polpenazze Del Garda
  10. Puegnago Del Garda
  11. Roè Volciano
  12. Salò
  13. San Felice Del Benaco
  14. Sirmione
  15. Soiano Del Lago
  16. Tignale
  17. Toscolano Maderno
  18. Tremosine

 

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