Pakistan dreaming

Torna l’apprezzato appuntamento del sabato mattina proposto dalla biblioteca civica di Riva del Garda: incontri mattutini con l’autore accompagnati da caffè, biscotti e brioche. La rassegna è organizzata in collaborazione con il centro culturale La Firma e Mandacarù Onlus.

A dialogare con Marco Rizzini sul libro «Pakistan dreaming. Un’avventura da Islamabad alle montagne del Karakorum» ci sarà Ludovic Maillet. Inizio alle ore 10.30, ingresso libero.

Dall’11 settembre il Pakistan è finito dietro la lavagna dei cattivi e da vent’anni è uscito dai radar del turismo mondiale. Marco Rizzini ha voluto andare oltre questa etichetta, vedere con i suoi occhi, ascoltare con le sue orecchie la realtà di questo luogo considerato inospitale e pericoloso. Il risultato è più di un viaggio: una lunga avventura on the road in un paese che sa ancora stupire, ospite di famiglie accoglienti, tra ottimo cibo, montagne indomabili e orizzonti sconfinati, una fede totalizzante, metropoli roventi di uomini e ovini. Per capire il cuore di un popolo fiero e generoso, difficilmente addomesticabile.

«Questo viaggio non è stato una passeggiata -scrive l’autore- per la durezza degli spostamenti e perché ci siamo sentiti diversi, a volte persino malvoluti. Ma per lo più ci siamo sentiti amati e vezzeggiati, onorati come ospiti sacri da gente che ci ha aperto il cuore senza compromessi. Ho trovato una nazione orgogliosa di sé, dei propri confini, delle proprie forze armate. Ho vissuto l’importanza della religione, ho potuto parlare con tante persone differenti. Non potrò mai scordare il Pakistan degli Ottomila metri. Scenari di monti, di sogni, di avventura».

Marco Rizzini
Veronese a Milano, fin da ragazzino sogna orizzonti lontani consumando con gli occhi l’atlante geografico. Adora i confini e le frontiere, specialmente quelli degli Stati che non esistono più. In sella al suo scooter prima o poi raggiungerà Vladivostok via terra. Nel frattempo, per allenarsi, ha scorrazzato allegramente per l’Asia centrale a bordo di una vecchia Fiat Panda e da questo viaggio ha tratto un libro intitolato, con sobrietà, «Panda o morte» (Ediciclo 2018).

Foto da www.facebook.com/marco.rizzini.3591

 

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GardaPost