In seguito al ritrovamento di materiale bellico sul fondale del Porto Vecchio di Desenzano, in data 25 gennaio è stata emanata dal sindaco una ordinanza avente come oggetto “l’interdizione alla raccolta, asportazione e spostamento di oggetti, materiali, rocce e sedimenti di qualsiasi natura presenti al di sotto dello specchio lacuale antistante il litorale di Desenzano del Garda e sulle relative coste e spiagge” (ne abbiamo scritto qui).
«Tale ordinanza – fa sapere il consigliere comunale di opposizione Andrea Spiller -, se applicata alla lettera, inibisce di fatto la fruizione di tutta la costa desenzanese da parte di cittadini, turisti, operatori ecologici, persone impegnate in attività sportive e ricreative, bagnanti, etc…».
«Durante tutto l’arco dell’anno – prosegue il consigliere comunale – le nostre coste e spiagge sono infatti quotidianamente frequentate da una moltitudine di soggetti e questa presenza è destinata ad aumentare progressivamente con l’avvicinarsi della stagione primaverile ed estiva, con tutte le inevitabili e prevedibili conseguenze».
«L’ordinanza – conclude Spiller – ci lascia piuttosto perplessi, e genera non pochi dubbi in merito alla effettiva applicabilità nonché utilità, considerato anche il fatto che gli eventuali possibili rischi legati alla presenza sul fondale di materiale pericoloso sono tali da ormai 80 anni. Solo ora si rende necessario un simile provvedimento?».
Per questi motivi il Movimento 5 Stelle e L’Altra Desenzano hanno presentato una interrogazione all’Amministrazione (la puoi leggere qui), tramite la quale si chiede: