San Felice: alleanza municipio-cittadini per la cura dei beni comuni

SAN FELICE DEL BENACO - L’Amministrazione Comunale si prepara a sperimentare un nuovo strumento amministrativo che apre nuovi spazi di partecipazione attiva e collaborazione dei cittadini.

La Costituzione Italiana riconosce ai cittadini una bellissima opportunità: quella di attivarsi autonomamente per svolgere attività “di interesse generale”, che possano, cioè, recare beneficio a tutta la collettività. Dice infatti, all’art. 118, che “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Con la collaborazione di Legami Leali – progetto che promuove la legalità come attenzione al prossimo, al territorio e alla comunità attraverso progetti partecipati di attivazione civica – l’amministrazione di San Felice del Benaco ha avviato un percorso volto a dare concretezza a questo principio costituzionale e coinvolgere i cittadini nella cura del “bene comune”, ossia di quei beni materiali (come strade e parchi) e immateriali (come le relazioni di vicinato) che hanno un impatto positivo sulla vita della collettività.

Il primo passo di questo percorso è stata l’approvazione del “Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni”, cornice amministrativa che rende possibile la promozione di accordi collaborativi tra l’amministrazione e i cittadini, anche non organizzati in associazioni, che potranno così proporre in modo agile azioni tese al miglioramento del nostro Comune e dei suoi spazi. Lo strumento operativo del regolamento è il Patto di collaborazione, un accordo attraverso il quale il Comune e i cittadini partecipanti, dopo una fase di confronto e progettazione condivisa, definiscono il proprio impegno – in termini di tempo, competenze, professionalità – intorno ad azioni che abbiano un impatto positivo sulla comunità e che diano risposte ad esigenze comuni e diffuse.

«Dal punto di vista dell’azione concreta – spiega in una nota i sindaco Simone Zuin -, l’accordo può assumere tante forme: ad esempio curare e riqualificare i giardini pubblici, ridipingere le pareti delle aule scolastiche, valorizzare beni culturali, creare posti dove incontrarsi a partire da spazi abbandonati, organizzare concerti, spettacoli e feste dove di solito non se ne organizzano.

Gli spazi pubblici, infatti, sono prima di tutto luoghi di comunità, con un forte impatto su chi li vive: le città, proprio come le nostre case, non sono fatte di strade ed edifici, ma delle persone che le abitano e della cura che mettiamo nelle nostre relazioni. I Patti di Collaborazione trasformano, da un lato, le capacità nascoste degli abitanti di un paese o una città in interventi di cura che migliorano la vita loro e di tutti gli altri cittadini; dall’altro, contribuiscono al libero sviluppo delle persone, creando nuove occasioni per fare e stare insieme».

Nei prossimi mesi, con modalità compatibili con le esigenze di garantire la sicurezza di tutti in relazione alla pandemia in corso e con il supporto degli operatori di Legami Leali, l’Amministrazione comunale avvierà un confronto con la cittadinanza e con tutti i cittadini e le associazioni interessate ad attivarsi per la loro comunità, per sperimentare un percorso di “laboratorio civico”: si individueranno insieme i beni e gli spazi da valorizzare e percorsi di cura e riqualificazione in cui i cittadini siano protagonisti.

Il municipio di San Felice del Benaco.

 

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