Covid, 266 nuovi casi positivi e 7 decessi. Trentino verso la zona arancione?

TRENTINO - Anche ieri numeri impegnativi quelli riportati dal bollettino Covid-19 dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Trentino verso la zona arancione? Intanto Fugatti ha firmato una nuova ordinanza.

Nel dettaglio, dei nuovi positivi più della metà (152) sono stati individuati da contact tracing o screening; 36 (tra ospiti e operatori) provengono da RSA, 6 hanno meno di 5 anni e di questi la metà è addirittura sotto i 2 anni; sono sempre molti inoltre gli over 70 che contraggono l’infezione (il dato di ieri è pari a 93 persone).

A questo propositivo doveroso e forte il rinnovato appello delle autorità sanitarie per invitare tutti a mantenere il massimo livello di prudenza, soprattutto nei confronti delle categorie più fragili per le quali l’impatto con il virus può essere fatale. Anche ieri infatti si registrano 7 decessi, tutti di persone anziane.

Sono un’ottantina i contagiati classificati come pauci sintomatici, ma per molti la pandemia significa il ricovero in ospedale: qui i pazienti hanno raggiunto quota 446 (ieri ci sono stati 42 nuovi ricoveri come pure 31 dimissioni) di cui 39 in rianimazione.

Altri 26 bambini e ragazzi in età scolare sono risultati positivi ed ora si sta valutando se disporre la quarantena per le rispettive classi (ieri erano 168).

Sono dati che risultano dall’analisi di 3.095 tamponi, di cui 1.840 dal Laboratorio di microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara e altri 1.255 dalla Fem: da inizio pandemia il totale sale quindi a 340.985, mentre – sul fronte dei guariti – con i 123 registrati oggi dal rapporto, si arriva a 9.861.

 

Nuova ordinanza per la Provincia di Trento

Con un’ordinanza firmata nel pomeriggio di ieri, giovedì 19, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha confermato la chiusura nei giorni prefestivi dei centri commerciali e delle grandi e medie strutture di vendita, ossia i negozi con una superficie superiore ai 250 metri, in linea con le altre Regioni. Rimarranno aperti invece i supermercati, nei quali è consentita la vendita di prodotti alimentari e non. L’apertura è consentita anche di domenica per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie ed edicole. L’annuncio delle nuove regole, in vigore fino al 3 dicembre, è avvenuto nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha preso parte anche il direttore del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria, Antonio Ferro, che ha fatto il punto sui dati epidemiologici in Trentino.

La nuova ordinanza specifica inoltre alcuni aspetti, a partire dalla gestione dei mercati che – laddove possibile – vanno suddivisi in settori, ognuno dei quali con un proprio varco di accesso ed uno di uscita, per garantire un flusso unidirezionale di utenti, nel rispetto delle regole generali che impediscano occasioni di assembramento. Per quanto riguarda le attività di caccia e pesca, nelle cosiddette “zone rosse” del territorio (ad oggi i comuni di Baselga di Piné, Bedollo e Castello Tesino) sono consentite solo ai residenti e ai domiciliati sul territorio comunale interessato ed esclusivamente in forma individuale.

Il capo dell’esecutivo ha evidenziato inoltre come solo nella giornata di domani si saprà in che fascia verrà collocato il Trentino in relazione alla situazione dei contagi. La valutazione della situazione in provincia, da parte dell’Istituto superiore di sanità, sarà effettuata sulla base di 21 parametri: “Alcuni sono peggiori rispetto a una settimana fa ed altri in miglioramento” ha specificato Fugatti. Quest’ultimo ha parlato della discussione in corso in sede di Conferenza Stato-Regioni, dove i territori hanno chiesto l’aggiornamento e lo snellimento dei parametri, che il ministro della Sanità Roberto Speranza ha detto potranno essere modificati solo a partire dal prossimo mese. Riguardo alle polemiche sulla classificazione dei test antigenici, il presidente della Provincia ha ricordato che la Provincia si attiene a quanto disposto dal Ministero della Sanità, che è in attesa dei test a livello europeo: “Il ministro Speranza – ha detto Fugatti – ha spiegato oggi che l’argomento è di natura tecnica e non politica”.

Il dottor Ferro ha citato il report dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, nel quale emerge un rapporto tra pazienti Covid ospedalizzati e il totale dei positivi pari al 15,2%: “La disponibilità di posti letto per ricoveri e in terapia intensiva è buona, ma non nascondiamo la nostra preoccupazione pur avendo la situazione sotto controllo”. Secondo il direttore del Dipartimento prevenzione ha aggiunto che solo a partire dalla prossima settimana si potrà valutare l’effetto delle restrizioni sulla curva epidemiologica

 

 

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