Stop all’abbattimento delle barriere in castello, la minoranza non ci sta

PADENGHE SUL GARDA - Interpellanza dei consiglieri Aguzzi, Andreis, Avanzini, Girardi, Rodella e Zanoni sulla rinuncia ai lavori per il superamento delle barriere architettoniche e degli  spogliatoi per gli  attori presso il Castello di Padenghe sul Garda.

Nell’interpellanza (la puoi scaricare qui) rivolta al sindaco Zuliani Albino e all’assessore ai  lavori pubblici Bernardo Leali i consiglieri Mariachiara Aguzzi, Alessio Andreis, Patrizia Avanzini, Luisella Girardi, Andrea Rodella e Mario Zanoni scrivono: «Tramite il protocollo n. 11427 del 26 settembre 2022 abbiamo appreso che l’Amministrazione, a seguito di “un’attenta valutazione delle opere pubbliche in programmazione sul territorio e delle attività ancora in capo all’Unione dei Comuni Valtenesi” ha deciso di “non procedere con l’intervento di superamento barriere architettoniche e spogliatoi attori presso il Castello di Padenghe sul Garda, in quanto tale intervento risulta secondario rispetto ad altre necessità di riordino e sistemazione presso il Castello di Padenghe, emerse recentemente ed in fase di valutazione”.

«Crediamo – scrive la minoranza – siano condivisi l’importanza ed il valore strategico del nostro Castello per le molteplici e partecipate attività ivi svolte, soprattutto a carattere culturale. Il progetto di riqualificazione realizzato a stralci a partire dal 2009 e fino al 2019, progetto che risale ad amministrazioni precedenti, ha visto interventi sulla torre, alle mura ed al castellino con la dotazione dei servizi igienici. Proprio per evitare sprechi di denaro collettivo si è ritenuto doveroso attingere agli studi già fatti aggiornando gli stessi e chiudere il percorso».

Si legge inoltre nell’interpellanza: «Nello specifico la realizzazione dell’accesso ai disabili e lo spogliatoio degli artisti costituivano il completamento del lotto funzionale, già presente nel piano triennale delle opere pubbliche 2018 -2020 pienamente condiviso dalla compagine che ha vinto le elezioni nel 2019.
Considerato che alla fine dell’anno 2022, dopo varie revisioni e rivalutazioni anche con la Soprintendenza, si cambia idea abbandonando il percorso già intrapreso siamo a chiedere quanto segue:

  1. Su quale base si ritiene tale opera “secondaria” rispetto ad altre;
  2. Quali sono le nuove necessità di riordino e sistemazione del Castello recentemente emerse;
  3. Quanto è stato speso fino ad oggi per progetti, perizie, pareri riguardanti la citata opera e pertanto quante risorse andranno perse:
  4. Se è vostra intenzione spostare la realizzazione delle opere ad altra annualità oppure se non intendete più realizzarle;
  5. In quale modo verrà garantita la fruizione degli spazi alle persone diversamente abili in assenza di quest’opera».

 

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