Genderrrrrrr, di cosa parliamo?

SAN FELICE – Venerdì 3 giugno alle 20.30 a San Felice Caramelle in Piedi Italia e Orlando Arcigay Brescia propongono la conferenza Genderrrrrrr, di cosa parliamo quando si parla di gender?“.

Riportiamo, qui di seguito, la nota diffusa dalle Caramelle.

A seguito delle numerose conferenze sulla tematica del “genere” trattate da un solo punto di vista, le Caramelle in Piedi Italia e Orlando Arcigay Brescia hanno organizzato una conferenza dal titolo “Genderrrrrrr, di cosa parliamo quando si parla di gender?” il cui obiettivo è avviare una seria riflessione che si declinerà attraverso il contributo di un esponente del mondo della cultura e dell’Università.

L’incontro aperto al pubblico si svolgerà il 3 giugno alle ore 20.30 presso l’Ex Monte di Pietà (Piazza Municipio) a San Felice del Benaco.

La conferenza sarà tenuta dal Professor Fabio Cleto, saggista e critico, docente di Storia Culturale all’Università di Bergamo dove dirige l’ORA – Osservatorio sui Segni del Tempo. Si interessa di immaginari della cultura di massa e di politica della rappresentazione.

Con il principio di apertura verso gli altri, di ripristino di un rispetto ormai smarrito e con la volontà di chiarire gli inutili allarmismi diffusi circa l’inesistente ideologia gender” dicono gli organizzatori “abbiamo pensato di promuovere l’incontro del 3 giugno consapevoli che attraverso il dialogo e la comprensione e lontani da bandiere politiche si possano aiutare le persone a capire e comprendere”. E proseguono chiarendo che “il termine gender è un termine inglese per raggruppare tutti gli studi che riguardano genere e pari opportunità“.

Le Caramelle in Piedi Italia e Orlando Arcigay Brescia promuovono l’uguaglianza dei diritti per tutti ed il rispetto per ogni persona. Non è più accettabile che parte dei nostri concittadini siano costantemente attaccati per il proprio orientamento sessuale attraverso la fantomatica teoria chiamata “gender” che non ha basi scientifiche, ma che soprattutto semina odio e contribuisce ad alimentare un clima di non accettazione ed ostilità.

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