Gran festival interculturale: sabato la terza edizione

RIVA DEL GARDA – Terza edizione, sabato 13 maggio in piazza Garibaldi, per il Gran Festival Interculturale dell’associazione dei giovani albanesi Rinia. La musica per la reciproca conoscenza e l’integrazione.

Accanto ad autentiche star della canzone pop albanese, come Sinan Hoxha, Mariza Ikonomi (foto sopra), Ani Myzeqarja, dj Landi, sul palco ci saranno la cantautrice catanzarese Francesca Prestia e il flautista romeno Dan Dumitru Cretu, ma anche il ledrense Giacomo Cis e gli allievi della Scuola Musicale Alto Garda, oltre a gruppi folkloristici in rappresentanza anche di India, Romania, Polonia, Moldavia, Venezuela. Presentano Anila Kaja e Riccardo Cis. L’ingresso è libero.

Il festival è aperto alle ore 14.30 dalla sfilata dei gruppi partecipanti in costume tradizionale, da piazza Garibaldi nelle vie del centro. In Rocca alle 15 il concorso di pittura per bambini, alle 16 l’incontro con gli scrittori Lumturi Plaku e Skender Lazaj, alle 17 la tradizionale tavola rotonda sul tema dell’integrazione, presenti il vice ministro Diaspora della Repubblica del Kosovo Janez Frrokaj, il vice console generale del Kosovo a Milano Gjylymsere Kundja, il console generale di Albania a Milano Anila Pojani, il responsabile della cultura per l’ambasciata albanese a Roma Gerarda Zheji, oltre a rappresentanti della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, delle Amministrazioni comunali locali, della Regione e della Provincia.

Alle 19 il palco di piazza Garibaldi inizia ad animarsi con lo spettacolo degli allievi della Scuola Musicale Alto Garda che propongono una selezione intitolata «Echi dal mondo». E alle 20 il via al grande spettacolo interculturale.

L’associazione Rinia svolge un’attività di solidarietà internazionale attraverso progetti di cooperazione ed educazione allo sviluppo, e fa parte di un progetto-pilota pensato per essere «esportato» in altro luoghi d’Italia. Nel 2013 l’associazione ha partecipato al progetto “Giovani in viaggio per conoscere e conoscersi”, finanziata dalla Provincia di Trento, per il quale un gruppo di giovani di Arco ha visitato l’Albania per una settimana. Sono stati loro, ammirati e affascinati dalla cultura albanese, a proporre l’idea del festival.