Il nuovo progetto di depurazione del lago: perché?

TOSCOLANO MADERNO – Domani, mercoledì 17, incontro sul tema «Il nuovo progetto di depurazione del lago di Garda: perché?» La risposta affidata agli esperti.

Appuntamento alle 20 presso l’auditorium delle scuole medie. Relazionano l’ing. Mario Giacomelli, direttore tecnico di Gardauno, ed il prof. Giorgio Bertanza, ordinario dell’Università di Brescia, esperto di depurazione delle acque di scarico.

La serata è organizzata dalla Commissione territorio e ambiente del Comune di Toscolano Maderno.

Il progetto di un nuovo sistema di depurazione del Garda, come noto, prevede che i reflui veronesi, più quelli di Desenzano e Sirmione, continuino ad essere depurati al depuratore di Peschiera, mentre quelli della riviera bresciana dovranno confluire in un nuovo depuratore, con l’obiettivo di dismettere le condotte sub lacuali, i tubi che corrono sul fondo del lago tra Maderno e Torri e che sono considerati una bomba ecologica da disinnescare.

Ma le difficoltà da superare non sono poche, soprattutto dopo che è tramontata l’ipotesi di depurare i reflui bresciani nel vecchio impianto di Visano, fermo da 14 anni e destinato ad essere a lungo oggetto di un’aspra battaglia legale. Ma anche sul “piano B”, ovvero la costruzione di un nuovo depuratore nel territorio di Lonato, non mancano polemiche e perplessità.

La planimetria dell'attuale sistema di depurazione.
La planimetria dell’attuale sistema di depurazione.

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