TORRI DEL BENACO – Si è tuffato di testa da un pontile senza accorgesi che l’acqua era alta solo pochi centimetri. Ricovero in codice rosso per un 13enne veronese.
Dopo l’episodio simile avvenuto a Desenzano nei giorni scorsi, un altro tuffo che rischia di trasformarsi in tragedia. Protagonista un ragazzino di 13 anni residente nel veronese, che ieri verso le 15 si è tuffato in acqua da un pontile alla Baia dei Pini a Torri del Benaco (foto sopra).
Non si è accorto che l’acqua sotto di lui era alta solo pochi centimetri. Il ragazzino ha battuto violentemente la testa sul fondale, riportando una grave ferita al capo.
Subito soccorso dai familiari e dagli amici presenti, il 13enne è stato poi portato con l’elicottero di Verona emergenza all’ospedale di Borgo Trento. Sul posto anche i carabinieri di Torri del Benaco.
Un episodio simile si era verificato l’8 agosto a Desenzano, quando un 18enne tedesco si era tuffato dal pontile del lido Feltrinelli, battendo violentemente la testa. Nei giorni scorsi il ragazzo è stato trasferito in una clinica tedesca, in Baviera. Le sue condizioni restano gravi. A causa delle lesioni riportate a livello cervicale è concreto il rischio che rimanga paralizzato dal collo in giù.
Sulla pericolosità dei tuffi con i livelli del lago così bassi era intervenuta nei giorni scorsi anche la Comunità del Garda, lanciando una sorta di «allerta tuffi» (leggi qui la notizia).
«Il livello del lago – dice il segretario della Comunità, Lucio Ceresa – è eccezionalmente basso. Ci sono oltre 60 cm d’acqua in meno rispetto al 2016. È un fattore di pericolo che viene sottovalutato o ignorato, soprattutto dai più giovani o dai turisti stranieri. In punti dove lo scorso anno ci si poteva tuffare in tranquillità, quest’anno si rischia di sbattere contro il fondale».
Ricordiamo, in ogni caso, che prima di tuffarsi è buona regola informarsi sulle condizioni del fondale, sulla profondità dell’acqua e sulla presenza di eventuali scogli o altri oggetti affioranti.
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